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ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Tutte le vicende giudiziarie del Movimento5Stelle

Da Parma a Quarto, da Livorno a Palermo fino a Roma. I guai degli esponenti grillini e i diversi pesi e misure di Beppe Grillo

Parma, Quarto, Livorno, Palermo, Roma. Sono queste le cinque città in cui il Movimento5Stelle durante il 2016 ha dovuto avere a che fare con propri rappresentanti interessati direttamente o indirettamente in indagini giudiziarie. Ecco quali sono tutte le inchieste che li vedono coinvolti e quali provvedimenti (diversi ogni volta) sono stati presi dal Movimento. [Clicca su AVANTI]

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ROMA - La giunta Raggi

virginia-raggiIl sindaco di Roma Virginia Raggi.ANSA/ CLAUDIO PERI

Il sindaco Virginia Raggi chiude l'anno con Raffaele Marra, capo del personale del comune e uomo di fiducia, in manette (accusato di corruzione) e l'assessora all'ambiente Paola Muraro, altra sua fedelissima, con un avviso di garanzia per violazioni ambientali e costretta a lasciare l'incarico. Da settimane gira lo spettro di un avviso di garanzia anche per Virginia Raggi (i magistrati vogliono vederci chiaro sulla nomina del fratello di Marra a direttore del dipartimento Turismo). Se dovesse arrivare si vedrà cosa intenderà fare Grillo di fronte a una giunta romana già travolta da non pochi scandali.

PALERMO - Mannino, Di Vita e Nuti

Nel capoluogo siciliano, nel 2012, i cinque stelle si preparano a presentare la loro lista alle comunali. Mentre si sfogliano le carte, qualcuno si accorge che c'è un errore sul luogo di nascita di un candidato. Per scongiurare il rischio che la lista venga dichiarata non ammissibile, un gruppetto di militanti compila un nuovo modulo con i dati corretti e ricopia una per una le 1400 firme che erano state raccolte. Pensano che sia un peccato veniale, invece stanno violando le norme del testo unico del 1960 sulla materia elettorale. La storia viene allo scoperto nel 2016 e la procura palermitana apre un'inchiesta. Finiscono indagati in otto. Tra questi ci sono tre deputati. Il 29 novembre vanno in procura per essere interrogati e fanno scena muta: si avvalgono della facoltà di non rispondere. È per questo motivo che Claudia Mannino, Giulia Di Vita, Riccardo Nuti vengono sospesi dal movimento.

QUARTO - Rosa Capuozzo

capuozzo-quartoIl sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo, arriva al flash mob del M5s, organizzato per esprimerle solidarietà. Quarto, 10 gennaio 2016ANSA/ CESARE ABBATE

A Quarto, in provincia di Napoli, finisce sulla graticola Rosa Capuozzo. Il sindaco eletto con la lista dei grillini non è indagato, ma alcune intercettazioni gettano un'ombra sul suo comportamento. Risulterebbe che il primo cittadino sia stato ricattato da un consigliere comunale: o fai quello che ti dico (autorizzazione di lavori che sarebbero finiti nelle mani di camorristi) oppure rivelo che a casa tua tuo marito ha compiuto un grave abuso edilizio. La Capuozzo non va a denunciare il ricatto, Grillo sulle prime la difende ("è parte lesa"), ma alla fine anche la battagliera avvocatessa Rosa viene cacciata dal movimento.

LIVORNO - Filippo Nogarin

filippo-nogarinIl sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, nella sala consiliare del Municipio. ANSA/FRANCO SILVI

Si salva invece il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. A maggio del 2016 scrive sulla sua pagina Facebook di aver ricevuto un avviso di garanzia riguardo il suo ruolo nella gestione del tracollo finanziario della AAMPS, la società del comune che si occupa della raccolta dei rifiuti. A Grillo e Casaleggio basta e avanza: Nogarin non ha nascosto niente e può continuare a fare il sindaco. L'inchiesta della procura va ancora avanti.

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PARMA - Federico Pizzarotti

pizzarotti lascia movimento 5 stelle sindaco parmaUn momento della conferenza stampa del Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti ANSA/US/COMUNE DI PARMA

Il sindaco Federico Pizzarotti a febbraio 2016 finisce indagato per abuso d'ufficio. Secondo la procura potrebbe aver commesso qualche scorrettezza nella nomina dei vertici del Teatro Regio di Parma. Ma il sindaco non avverte i vertici cinque stelle e per questo subisce l'onta della sospensione dal movimento: mancata trasparenza, l'accusa. Pizzarotti ribatte che l'avviso di garanzia si riferiva a un fatto di lievissima entità e che i cinque stelle non avevano stabilito alcuna regola di condotta. Ma Grillo è inflessibile. La telenovela finisce a ottobre: il sindaco lascia i cinque stelle sbattendo la porta. Poche settimane dopo la procura chiede l'archiviazione. Pizzarotti non è più indagato, ma per i cinque stelle è ormai out.

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