Salvini: le frasi più famose su Berlusconi
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Salvini: le frasi più famose su Berlusconi

Tutto quello che il leader della Lega ha sempre detto contro il leader di Forza Italia

"Mai con Berlusconi” è una di quella frasi che prima o poi più di un leader politico si è dovuto rimangiare. Tra gli ultimi il giovane segretario della Lega Nord Matteo Salvini, ancora indeciso ma parecchio tentato dalla prospettiva di gettare un'opa sul centrodestra grazie alla corte che SilvioBerlusconi gli sta facendo da un po' di tempo. Ma se con tutte le precauzioni del caso - esclusione di Angelino Alfano e della sua Ncd da una qualsiasi ipotetica alleanza, imposizione dei propri candidati in alcune regioni che andranno al voto nei prossimi mesi - alla fine Salvini dovesse decidersi, che ne sarebbe della coerenza politica da lui sempre orgogliosamente sbandierata? Ve ne ricordate? Vi aiutiamo noi a farlo (sfogliando questo post)

Era solo il 18 gennaio scorso. Nel pieno delle trattative (da cui lui peraltro si è sfilato fin da subito) per l'elezione del presidente della Repubblica, dalla poltroncina dello studio di Che tempo che fa Matteo Salvini archiviava così la storia politica ultraventennale del leader di Forza Italia: "Berlusconi ha fatto tantissimo, ma io guardo avanti. Non rinnego nulla del passato, abbiamo fatto degli errori, ma guardiamo avanti per quegli italiani che vogliono una offerta politica diversa da quella di Renzi".

A dicembre, replicando al leader forzista che lo aveva definito un "centravanti", aveva invece detto che "nel centrodestra non c'è un progetto comune", che a livello nazionale nemmeno "esiste" e che per quanto lo riguardava non sarebbe stato mai interessato "a fare la frittata per avere un voto più degli altri e poi non riuscire a combinare niente". E come se non bastasse già così, lo aveva pure sfidato: "Costruirò un alternativa a Renzi in tutta Italia e correrò alle primarie del centrodestra, anche contro Berlusconi".

Il 23 maggio, alla vigilia delle elezioni europee, lo aveva addirittura equiparato alla sua peggior nemica: "Chi vota FI o Ncd – scrisse Salvini su Twitter - vota la Merkel, chi vota lega vota Le Pen". Mentre era stato in vista delle politiche del 2013 che Salvini aveva lanciato il famoso anatema: "basta per sempre!". "La Lega – disse allora - ha avuto la forza e il coraggio di fare un passo in avanti e un bel ricambio generazionale. Sono sicuro che non c’è un solo elettore e un solo militante della Lega disposto a scommettere di nuovo su un’alleanza con Berlusconi. Ci abbiamo provato e ha portato solo risultati deludenti. Basta, basta per sempre! Se Berlusconi corre lo fa senza di noi!"

Il 6 gennaio 2013, invece, aveva tirato fuori l'argomento preferito dalla sinistra dell'epoca: il bunga bunga. "Con Berlusconi in campo non è possibile alcun accordo - dichiarò - con lui si parlerebbe solo di bunga bunga". Un ostacolo, l'usato poco sicuro, un personaggio imbarazzante da cui tenersi alla larga: così era visto allora l'ex premier dal segretario leghista.

Respingendo l'ipotesi di possibili assi tra Carroccio e Cavaliere, Salvini non parlava solo per sé, ma in nome dell'intero popolo padano: "la nostra gente non ne vuole sapere di un ritorno in campo di Silvio Berlusconi". E di carineria in carineria: "la presenza di Berlusconi non aiuta a parlare di programmi e proposte concrete", disse di lui il 9 dicembre 2012. Mentre a luglio gli diede praticamente del "vecchio": "Berlusconi ha già dato, si preoccupi di tenere Thiago Silva e Ibrahimovic al Milan, perché ha l’età per dedicarsi ad altro e non più alla politica".

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Claudia Daconto