Sala vs Parisi: sfida tra due manager a Milano?
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Sala vs Parisi: sfida tra due manager a Milano?

Il centrodestra potrebbe ufficializzare presto la candidatura dell'ex city manager di Albertini

Contro la candidatura di Sala, il vincitore delle primarie del centrosinistra milanese, il centrodestra controbatterà con la probabile discesa in campo di Stefano Parisi, il fondatore di Chili.tv, considerata la Netflix italiana ed ex city manager della città ai tempi del sindaco Albertini. Una candidatura dal profilo moderato e, per certi versi, speculare a quella di Sala nel campo del centrosinistra. Una candidatura che però non è stata ancora ufficializzata ma che avrebbe ricevuto già il sì preliminare da parte di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, restio a candidarsi in prima persona o - secondo i maligni - a bruciare un suo uomo in una partita che si annuncia politicamente molto complessa.

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OPERAZIONE BRUGNARO
Il modello cui l’ex premier Silvio Berlusconi - pensando alla candidatura di Parisi - si ispirerebbe sarebbe quello di Venezia, dove la scorsa primavera l’imprenditore e patron della Rejer Venezia Luigi Brugnaro ha sconfitto il centrosinistra capeggiando una lista civica accompagnata solo dalle sigle dei singoli partiti della coalizione. Perché l'operazione della candidatura della società civile possa riuscire è però necessario - nelle intenzioni di Berlusconi - garantire da un lato un'ampia autonomia politica al candidato Parisi (ancora poco conosciuto a Milano) e dall'altro politicizzare la campagna elettorale, vendendo agli elettori Sala come l'uomo di Renzi a Palazzo Marino. L'operazione - che deve coinvolgere tutta la coalizione e non solo Forza Italia - è difficile, ma non impossibile. Milano, sperano ad Arcore e in via Bellerio, non è una città tradizionalmente di sinistra.

VERTICE AD ARCORE
Non è un caso che lo stato maggiore del centrodestra abbia atteso il risultato delle primarie per annunciare il candidato. Dopo il passo indietro di Matteo Salvini, e la precedente decisione di commissionare una serie di sondaggi sul gradimento di alcuni possibili candidati tra cui Sallusti e Del Debbio, Silvio Berlusconi avrebbe espresso la sua preferenza per Parisi per tentare l'operazione rimonta, con un candidato che, dal punto di vista del curriculum, è l'altra faccia di Sala, ma con molta meno notorietà: ex manager pubblico e privato, in grado di presentarsi (come Sala) come il candidato della società civile, tecnocratico e capace (teoricamente) di conquistare il cuore della borghesia milanese. Questa è la speranza.

Il punto ancora da chiarire è se sarà effettivamente lui. L'incontro ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni per decidere il candidato è in agenda questa sera ad Arcore. Parisi parte in pole. Ma non è detto che non ci sia l'ennesima fumata grigia. Il centrodestra a Milano, dopo la crisi del berlusconismo, è in profonda crisi politica.

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