Se Roma diventa l'ennesimo spot per Raggi e Di Maio
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Se Roma diventa l'ennesimo spot per Raggi e Di Maio

I due avviano una cabina di regia per la Capitale: l'occasione per rilanciare l'immagine di un Movimento coeso dopo i problemi dei mesi scorsi

Virginia Raggi e Luigi Di Maio si sono incontrati per discutere del futuro della Capitale, con tanto di video a uso e consumo del web postato dalla sindaca di Roma. Le immagini corredate da un gingle rassicurante dove ogni tanto si odono anche dei cinquettii è totalmente privo di parlato o commento.

Spiccano il volto sorridente e disteso della sindaca accomodata sul divanetto del ministero e un primo piano delle mani di Di Maio. Immortalati contenti, uniti, finalmente al comando. Ma nel video diffuso sul web non c'è neppure un contenuto, una parola che faccia riferimento a quanto stabilito nel consesso e che riguarda circa 5 milioni di persone, tra residenti, pendolari e fuorisede.

La politica dello spot

La cabina di regia su Roma si conclude con uno zero. Roma ha come al solito prestato il fianco all'ennesimo spot della politica, mentre continua ad accartocciarsi su sé stessa. A causa delle difficoltà di Ama nella raccolta e conferimento dei rifiuti in discarica alcuni quartieri della città sono ridotti a delle bidonville, l'azienda del trasporto pubblico è sempre sull'orlo del fallimento e non c'è giorno che la magistratura non apra un nuovo filone di indagine per fare luce su alcuni pezzi dell'amministrazione capitolina.

Inoltre, per quanto Grillo abbia girato la città urlando con un megafono che le buche sono solo una brutta invenzione, si è dovuto arrendere quando anche Virginia è inciampata in una di esse a favore di telecamera. "La buca non perdona", è diventata da quel momento la battuta più in voga tra i romani.

"Ora si fa sul serio". E prima?

"Ora si fa sul serio", ha giubilato Virginia uscendo dall'incontro al Ministero dello sviluppo economico tanto che verrebbe da chiedersi "ma perché prima come è stato fatto?". In questi due anni di amministrazione grillina non è stata la serietà il faro d'azione della sindaca Raggi?

Inoltre il tavolo con il Ministero era stato già avviato con lo scorso governo, quando al dicastero sedeva Carlo Calenda che più volte ha lamentato la scarsa attenzione della sindaca definendola "arrogante e incompetente". Che i due non si sopportassero era cosa nota, ma il tavolo era già attivo e poteva accelerare la cura di qualche sintomo che intanto si è trasformato in malattia cronica.

L'amministrazione grillina chiede più poteri e più soldi per la Capitale, affinché Roma possa essere competitiva rispetto alle altre capitali internazionali.

Roma sprofonda nelle sue buche

Ma la verità è che Roma oggi è in difficoltà anche per l’incapacità grillina di confrontarsi con le altre forze politiche, come il Pd, che amministra la Regione Lazio, e i vecchi inquilini di Palazzo Chigi, che in passato non si sono mostrati per niente accomodanti verso la sindaca di Roma, considerata una parvenu della politica.

Il video del 10 luglio mostra chiaramente che lo scopo mediatico è proprio questo: mostrare al popolo del web un'armonia ritrovata tra i vari livelli di governo e anche all’interno del Movimento stesso, dopo che il Capo politico in piena ascesa aveva lasciato intendere più di una volta che avrebbe scaricato la Raggi in caso di guai giudiziari.

L’armonia in formato Harmony è stata diffusa al popolo del web con un video di 48 secondi, mentre Roma continua a sprofondare nelle sue buche, nei suoi conti in rosso e nelle inchieste della magistratura. Ma è la solita storia da secoli, Nerone suona e Roma brucia.

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Sara Dellabella