Revenge Porn
ANSA/ANGELO CARCONI
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Revenge Porn cosa prevede la norma

6 anni di carcere e multe fino a 15 mila euro per chi diffonde immagini sessualmente esplicite

Il Parlamento ha approvato all'unanimità la norma sul cosiddetto "revenge Porn" cioè il reato sulla diffusione di immaginiprivate e personali dal contenuto sussualmente esplicito senza l'autorizzazione del diretto interessato.

Un reato legato a recenti fatti di cronaca (il più famoso legato alla giovane Tiziana Cantone che arrivò a suicidarsi per la vergogna dopo che venne diffuso un video) che hanno visto donne e ragazze minacciate, umiliate, ricattate o rovinate attraverso la diffusione di foto o video privati in cui le protagoniste erano ritratte in momenti dall'alto contenuto erotico.

La norma prevede che «Chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5mila a 15mila euro»

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