Reato di tortura: cosa prevede il testo approvato alla Camera
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Reato di tortura: cosa prevede il testo approvato alla Camera

Pene fino a 12 anni se il responsabile è un pubblico ufficiale. Prescrizione in 20 anni. Ora torna in Senato

Finalmente il reato di tortura sembra avviarsi verso il traguardo per diventare "legge" in Parlamento.
Un passo avanti per colmare un ritardo trentennale. Il via libera della Camera di ieri sera al ddl approvato con 244 si', 14 no e 50 astenuti avvicina l'ordinamento italiano all'introduzione di questo nuovo delitto, che tuttavia diverrà legge solo fra diverse settimane visto che il testo tornerà al Senato per essere approvato in via definitiva (nella migliore delle ipotesi) entro l'estate.

Cosa prevede il testo della legge sottoposto alla Camera
- Pesanti le pene contro chi tortura: la reclusione va da 4 a 10 anni;
- se poi a torturare è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio la pena è aggravata da 5 a 12 anni.
- L'istigazione alla tortura specifica vale solo per pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio.
- Prescrizione: se prima non interviene il processo, il reato si estinguerà in 20 anni.
- Non si potrà godere di alcuna immunità diplomatica;
- divieto assoluto di espulsione o respingimento verso paesi che praticano la tortura;
- qualsiasi dichiarazione o informazione estorta sotto tortura non sarà utilizzabile in un processo; varranno, però, come prova contro gli imputati di tortura.

La macelleria alla Diaz

Molte le divisioni sul testo sia nella maggioranza che nell'opposizione. Soprattutto da parte del M5S contrario al fatto che il reato scatti solo nel caso la vittima sia affidata alla vigilanza del presunto colpevole. Una fattispecie che escluderebbe, di fatto, che avvenimenti come quelli della Diaz possano essere puntiti per reato di tortura. "Cosi' e' una legge inutile", è l'accusa del grillini, che hanno confermato il parere contrario al testo.

Le divisioni non mancano neanche nel Pd. Certo, pesa la condanna inflitta all'Italia, per tortura, dalla Corte di Strasburgo per la "macelleria messicana" che la polizia mise in atto nella scuola Diaz di Genova nella notte del 21 luglio 2001.

E pesa proprio sui tempi. Dopo lo "schiaffo", tutti ora chiedono che il testo arrivi il prima possibile al Senato e che venga approvato; del resto l'Italia, il reato di tortura lo aspetta da 30 anni.

Manconi: così come è configurata è di difficile applicazione
"La proposta di legge configura la tortura come un reato comune e non come un reato proprio del pubblico ufficiale", avverte Elio Vito, presidente della Commissione Difesa alla Camera.
Un punto, questo, che per una parte del Pd, vedi il senatore Luigi Manconi, rappresenta un problema visto che "si è ampliata la competenza ed è più difficile l'applicazione". Certo per Manconi "meglio una legge mediocre che niente", ma il rischio è che sia inefficace.

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