P4P, ovvero #premionobelallavagina
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P4P, ovvero #premionobelallavagina

P4P sta per “Pussy for Peace”. E’ il brand spudoratamente anglofono che abbiamo coniato insieme ad un paio di amici ieri sera sorseggiando una bevanda dal sapore di uva e rum. Volevamo tradurlo in esperanto, ma il nostro obiettivo era …Leggi tutto

 

P4P sta per “Pussy for Peace”. E’ il brand spudoratamente anglofono che abbiamo coniato insieme ad un paio di amici ieri sera sorseggiando una bevanda dal sapore di uva e rum. Volevamo tradurlo in esperanto, ma il nostro obiettivo era farci capire, e l’esperanto non lo conoscono neppure gli esperantisti.

“Pussy for Peace” è un manifesto o, più modestamente, un appunto per i Saggi di Oslo, che solo nel 2009 assegnarono il Premio Nobel per la pace al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, affidandogli un premio alle intenzioni o se volete un “compito” per l’avvenire; un compito che, va detto, il Presidente non ha potuto onorare fino in fondo. Quest’anno invece il premio, che toccò anche a Martin Luter King e che sfiorò candidati autoritari come Stalin e Mussolini, è toccato all’Unione Europea per il sessantennale contributo alla promozione della pace e della democrazia. Non si sa ancora chi avrà l’onore di ritirare il prestigioso premio, ma il messaggio è passato. E noi siamo con l’Europa.

Dopo la trovata europeista però ci siamo domandati, davanti a quel bicchiere dal sapore d’uva, se non sia venuto pure il momento di assegnare quel Nobel arcobaleno all’organo che a qualunque latitudine è sinonimo di pace, amore e vita. La Vagina merita di essere premiata (con la “v” maiuscola per personificarla eh). Se ad Oslo nessuno ha nominato la Vagina sino ad oggi, la nominiamo noi. La Vagina non è l’Innominabile. Da qui l’hashtag #premionobelallavagina e, per irrefrenabile riflesso mercatista, il brand P4P.

Poi per schermirsi dalle accuse di gretto conformismo al modello eterosessuale imposto da una società fallocentrica, o peggio ancora di omofobia (che di questi tempi il passo è breve), si potrebbe virare su una scelta di mezzo o comunque più democratica e universale: l’orifizio anale. Direte che non è proprio la stessa cosa, e vi comprendo. Del resto, l’Origine del mondo Courbet la dedicò alla Vagina, mica ad altro. Però i tempi cambiano e le sensibilità aumentano.

Forse davanti a quel bicchiere dal sapore d’uva abbiamo partorito una boutade, frutto di un inguaribile gusto per la goliardia e la leggerezza, un po’ calviniana e un po’ kunderiana. Chissà. Intanto l’idea c’è, e si chiama @premionobelallavagina. E’ domenica e volevo dirvelo. Abbiamo un anno per lavorarci. Obama ce l’ha fatta, pure l’Unione Europea.

Carta e penna, destinazione Oslo.

 

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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