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La novita’ GIUSTIZIA by Renzi

L’avvento prenatalizio di Matteo Renzi fara’ bene alla politica. Non solo perche’ ha destabilizzato (‘smantellato’ e’ dire troppo) un apparato di cui nessuno ne poteva piu’. Ma anche perche’ porta una ventata d’aria nuova e obbliga tutti i contendenti in …Leggi tutto

L’avvento prenatalizio di Matteo Renzi fara’ bene alla politica. Non solo perche’ ha destabilizzato (‘smantellato’ e’ dire troppo) un apparato di cui nessuno ne poteva piu’. Ma anche perche’ porta una ventata d’aria nuova e obbliga tutti i contendenti in campo a riformarsi radicalmente per competere e vincere.

Certo, tra l’aria nuova e il Paese nuovo ce ne vuole. Noi pero’ speriamo e non disperiamo. Come ha scritto Giuliano Ferrara, prima della delusione godiamoci l’illusione. Nella segreteria ci sono alcuni novizi e molti politici giovani, gia’ parlamentari, dai trascorsi franceschiniani, bersaniani e persino dalemiani. Per ammissione di Renzi, una ‘giovane donna’ come Marianna Madia in attesa del secondo pargolo ‘e’ una notizia’. Come dire, una spilletta da appuntarsi al petto.

Ma noi siamo fissati con la giustizia, si sa. Ed ecco la neoresponsabile giustizia Alessia Morani Che rilascia oggi un’intervista a Repubblica in cui ribadisce, in perfetta continuita’ con l’establishment pd in carica fino a ieri e con l’aggravante che l’alibi Berlusconi e’ decaduto per via giudiziaria, il no all’amnistia e all’indulto. Le motivazioni sono sempre quelle ‘realiste’, bisogna garantire la certezza della pena. Peccato che in Italia la pena non sia tale. Non soltanto perche’ nel 40 percento dei casi si tratta di un’anticipazione incostituzionale di pena verso presunti innocenti. Ma ancor prima perche’, come ha sentenziato la Corte dei diritti umani di Strasburgo, neanche di pena si tratta ma di TORTURA, quella che lo stato italiano pratica in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea per i diritti umani. C’e’ poi un terzo aspetto di non poco conto, anzi super pragmatico come piace all’anglosaxon Renzi. Se il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro Anna Maria Cancellieri hanno aperto all’opzione amnistia/indulto, e’ anche perche’ oggi in Italia non c’e’ nulla di piu’ incerto dell’esecuzione della pena! I tempi elefantiaci della giustizia fanno si’ che molti processi giungano a conclusione soltanto a distanza di anni, talvolta si estinguono per prescrizione. L’amnistia, come ha ribadito Napolitano nel messaggio alle Camere, avrebbe un immediato effetto deflattivo sul carico di lavoro di tribunali che attualmente sono ingolfati a tal punto da non garantire alcuna certezza. Ne’ della pena ne’ del diritto. Quel diritto che sta cosi’ a cuore ai sacerdoti della legalita’ che chiamano gentilmente ‘pena’ quella che si chiama TORTURA. Cari detenuti, attendete sotto tortura. Prima o poi i partiti si metteranno d’accordo, non temete.

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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