I Radicali a favore dell’arresto di Lusi. Un errore, vi dico perché
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I Radicali a favore dell’arresto di Lusi. Un errore, vi dico perché

I Radicali votano a favore dell’arresto preventivo di Luigi Lusi. Inoltre nell’epoca della teologia della trasparenza aggiungono che il voto deve essere palese. “I parlamentari si assumano le proprie responsabilità”, dichiara la vicepresidente del Senato Emma Bonino. Apprendiamo …Leggi tutto

 

I Radicali votano a favore dell’arresto preventivo di Luigi Lusi. Inoltre nell’epoca della teologia della trasparenza aggiungono che il voto deve essere palese. “I parlamentari si assumano le proprie responsabilità”, dichiara la vicepresidente del Senato Emma Bonino.

Apprendiamo dunque che il voto segreto escluderebbe la responsabilità del parlamentare chiamato ad esprimersi sulla privazione o meno della libertà personale di un collega. Apprendiamo che a distanza di mesi dallo scoppio dell’ipermediatizzato“caso Lusi”, il tesoriere delle finanze allegre della fu Margherita, sussisterebbero ancora i presupposti per la sua carcerazione. La lettura attenta e scrupolosa di ogni carta dell’inchiesta assicura la truppa radicale che qualcuna delle esigenze custodiali ancora permane. Se ci pensate bene, Lusi potrebbe scialacquare ancora denari pubblici (Rutelli gli affiderà l’Api2?). Lusi col suo bel faccione potrebbe fuggire su un atollo delle Antille per dedicarsi al gioco d’azzardo (ogni riferimento a persone e cose è puramente casuale). Lusi potrebbe manomettere prove schiaccianti della sua colpevolezza. Magari finora tra un voto in Aula e una passeggiata ai Castelli Romani gli è mancato il tempo.

Io di quel movimento radicale ho la tessera. La rinnovo ogni anno con convinzione. I Radicali sono quelli della giustizia giusta, dell’amnistia, Enzo Tortora era radicale. Tuttavia, come nel caso di Alfonso Papa, anche questa volta non sono d’accordo. Innanzitutto, non sono d’accordo perché opporsi all’arresto preventivo di un presunto non colpevole non contrasta con il regolamento del Senato o con la legge vigente. Chi lo afferma, afferma il falso. La richiesta dei pm rientra nella prassi orrenda che manda dietro le sbarre persone in attesa di giudizio riempiendo per il 43% i nostri mortiferi istituti penitenziari. La richiesta dei pm è in sé esorbitante, ingiustificabile, abusiva. Il Codice di procedura penale stabilisce che il carcere senza condanna sia un’extrema ratio cui ricorrere “quando ogni altra misura risulti inadeguata”. I senatori radicali invece ci spiegano che non c’è intento persecutorio. Come si dice? Hanno letto le carte. Non sono d’accordo anche per un secondo motivo, che per me – Radicale – non conta meno del primo. Noi – Radicali – diciamo che nelle galere italiane si muore di pena. Bene, qui neppure di pena si tratta non essendo Lusi condannato. Eppure noi lo mandiamo allegramente dietro le sbarre per dare il buon esempio, che siamo tutti uguali e il carcere è una livella. Lo dice la legge. La legge non lo dice e, se pure lo dicesse, io mi opporrei. Sono Radicale, e la mia coscienza viene prima della legge criminogena di uno Stato fuorilegge. Disobbedire è radicale.

 

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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