News

Cosimo Ferri: “l’alleanza degli sconfitti mi ha estromesso dalla guida dell’Anm”

di Annalisa Chirico La guerra tra opposte fazioni non accenna a fermarsi. L’oggetto della contesa non è la presidenza di una Asl, anche perché qui i contendenti non sono i partiti, ma le correnti interne all’ANM. Cosimo …Leggi tutto

Cosimo Ferri, Magistratura Indipendente (Credits: La Presse)

Cosimo Ferri, Magistratura Indipendente (Credits: La Presse)

di Annalisa Chirico
La guerra tra opposte fazioni non accenna a fermarsi. L’oggetto della contesa non è la presidenza di una Asl, anche perché qui i contendenti non sono i partiti, ma le correnti interne all’ANM.

Cosimo Ferri, segretario di Magistratura Indipendente, non l’ha presa affatto bene: alle elezioni del Comitato direttivo centrale è stato il big più votato, ma alla fine “l’alleanza degli sconfitti” lo ha estromesso dal governo del sindacato.

Unicost (la corrente dell’ex presidente Palamara) e Area (cartello di Magistratura democratica e Verdi) hanno tenuto Magistratura Indipendente fuori dalla Giunta. Uno strappo alla democrazia interna?

E’ stato ribaltato l’esito elettorale, è stata calpestata la volontà degli elettori. Su un totale di 8.734 magistrati, 4.195 di essi non sono rappresentati dall’attuale Giunta. Questa ANM non rappresenta l’intera magistratura, ma solo una parte. L’accordo tra gli sconfitti è diventata maggioranza. Tra l’altro sconfitti che avevano registrato un calo consistente di consensi. E poi c’era stata anche un’indicazione forte in termini di preferenze.

Lei è stato il più votato.

Si. E’ accaduto quello che faceva un tempo la politica: negli anni ‘80 quando si andava a votare il sindaco nei Comuni, non contava chi pigliava più preferenze ma l’accordo tra i partiti imponeva la figura del sindaco.

Gli elettori volevano lei.

Questo non sta a me dirlo perché sarei presuntuoso. Io posso solo dire che volevano un cambiamento forte.

La Giunta Palamara aveva stufato?

Gli elettori l’hanno bocciata. Ciononostante la linea scelta in particolare da Unicost è quella della continuità. Lo ha ribadito anche Sabelli (il neoeletto Presidente, in quota Unicost ndr), che forse ha già dimenticato il voto degli elettori.


A lei la Giunta Palamara proprio non piaceva, lo ammetta.

L’ANM con Palamara non ha ottenuto alcun risultato nell’interesse dei magistrati. Mi riferisco alle condizioni di lavoro, al trattamento retributivo. L’ANM non ha fatto alcunché. A dispetto dell’incapacità di ascolto della politica, c’erano modifiche che potevamo fare al nostro interno oppure sollecitando il Csm, come per l’individuazione dei carichi di lavoro al fine di dare ai cittadini una giustizia di qualità e non di quantità.


La Giunta Palamara però si è contraddistinta per una dialettica serrata con la politica. Questo vorrà riconoscerglielo…

Guardi, noi riteniamo che la politica non debba avere pregiudizi con la magistratura e viceversa. Mi rendo conto che era difficile dialogare col precedente governo, però l’ANM ha dato spesso l’impressione di voler fare politica piuttosto che guardare alle questioni spicciole dei magistrati. I magistrati se ne sono accorti.

E hanno premiato lei.

Lo dicono i numeri. Siamo la corrente che è cresciuta di più. Unicost aveva 14 seggi, oggi ne ha 12. Area ne aveva 13, oggi 11. Chi governava ha registrato un calo di consensi. Noi di MI siamo passati da 9 seggi a 11.


Insomma, un successo sbalorditivo.

Pensi al successo di MI a Milano, la magistratura moderata oggi si riconosce in noi. L’indipendenza vera va vista non solo nei confronti della politica, ma anche al nostro interno. Il magistrato non deve aver paura che eventuali decisioni da lui prese possano avere ripercussioni negative per esempio su una promozione o su un incarico direttivo. Su questo la magistratura deve lavorare.

Senta, ma ve lo aspettavate o è stata una doccia fredda?

Noi addetti ai lavori ci aspettavamo questo gioco di Palazzo. Che dirle? Noto una serie di stravaganze. Per esempio non si comprende perché i più votati di Unicost e Area siano rimasti fuori dalla Giunta. Lo stesso Sabelli è corso subito a precisare che si tratta di una Giunta a termine. Ci spieghi che cosa significa. La verità è che questa mossa indebolisce il sindacato, tanto più in un momento difficile per la magistratura quando dovremmo piuttosto compattarci e lottare contro l’emendamento Pini.


Ah, contro la responsabilità civile diretta dei magistrati. Una lotta che unisce.

Certo, noi siamo per il mantenimento della legge Vassalli, i giudici non possono subire alcun condizionamento. Come MI chiediamo al Ministro della Giustizia di adottare un emendamento governativo. Che il Ministro si assuma le sue responsabilità, se crede nei magistrati.

Se crede nei magistrati…ho capito. Di certo il “popolo”, la base credono in lei.

Guardi, io sto ricevendo centinaia di messaggi di magistrati delusi. La base è già insofferente contro le correnti, e questo è l’ennesimo segnale che accentua la disaffezione dei magistrati verso l’ANM. Il messaggio che si manda è che le cose non devono cambiare, quando invece i magistrati con il voto hanno chiesto l’opposto: meno politica e più attenzione ai loro problemi quotidiani.

Più sindacato e meno politica, insomma.

Esattamente. Poi sia chiaro: fare sindacato come lo facciamo noi non vuol dire non essere fermi e rigidi su qualsiasi riforma che vada ad incidere sull’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Noi per esempio abbiamo detto no al ddl Alfano sulla giustizia, no al ddl sulle intercettazioni…


Sulle intercettazioni mi spiega una cosa? Se delle conversazioni intercettate sono ancora coperte da segreto istruttorio e vengono pubblicate sui giornali, ciò costituisce reato?

Si.

E perché in Italia, dove vige l’obbligatorietà dell’azione penale, non c’è mai un magistrato che apra un fascicolo?

Se non lo fa presumo che non ravvisi reati. Ad ogni modo io penso che se ci sono fughe di notizie occorre che intervenga l’autorità giudiziaria.

E’ singolare che i pm non se ne siano accorti, non c’è che dire. Ad ogni modo in Italia i magistrati della pubblica accusa costituiscono il 20 percento dell’intero corpo giudiziario. Eppure in Giunta sono la maggioranza.

Di solito molti di coloro che fanno vita associativa vengono da funzioni requirenti.

Hanno più tempo libero?

No, però spesso i requirenti hanno più visibilità mediatica, così per loro è anche più facile comunicare all’esterno. Quello che fa specie è che, nonostante uno dei problemi della scorsa Giunta fosse proprio quello che erano due pm a ricoprire le due cariche principali, si è fatta la medesima scelta anche questa volta.


La precedente giunta si era guadagnata una buona visibilità.

Superiore a tutte le altre giunte precedenti. Il problema è che avrebbe dovuto sfruttarla per portare a casa qualche risultato, invece l’ha utilizzata per svolgere un ruolo politico. Ad ogni modo la visibilità dà un’autorevolezza di facciata…poi che tu la abbia per davvero non è detto. Talvolta l’apparenza anche se non è sostanza ti dà forza. Noi con meno riflettori abbiamo cercato di dare risposte a tutti quei problemi sentiti dai magistrati stanchi di essere abbandonati da tutti.

Senta, usciamo dalla diatriba sindacale. C’è un problema che i Radicali hanno imposto all’agenda politica del Paese: il sovraffollamento carcerario. Il 43% della popolazione detenuta è in carcerazione preventiva, quasi un detenuto su due dietro le sbarre da presunto innocente. E’ possibile che su questo la magistratura stia a guardare?

Io penso che sul tema delle carceri l’ANM debba intervenire. Stimoleremo la nuova giunta stando all’opposizione. In questo Paese è difficile eseguire una sentenza, è vero. Tuttavia quei numeri sono impressionanti. E’ assurdo che l’unica pena, che poi non è ancora pena, sia la custodia cautelare in carcere.


Dunque concorda che c’è un abuso di questo strumento.

Beh, di “abuso” non parlerei, io sarei più per rafforzare le garanzie nella fase cautelare.


“Rafforzare le garanzie”, ho capito.

Sì, quando ci sono soltanto i gravi indizi e nessuna sentenza di condanna. Sulla custodia cautelare in carcere occorre riflettere anche con spirito di autocritica. La magistratura non deve essere chiusa.


Propositi per il futuro?

Mi auguro che la giunta recepisca i nostri punti programmatici. Per quanto riguarda la difesa dei principi e dei valori costituzionali troverà sempre l’apporto costruttivo di MI.


Metta da parte il sindacalese, lei ci riprova alle prossime elezioni?

Se questi continuano a operare così penso che MI continuerà a crescere ogni anno.

Se può, si ricordi anche dei detenuti.

I più letti

avatar-icon

Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

Read More