Sinisa Mihajlovic
Epa/Marco Lezzi
Politica

«Mihajlovic sosterrà Salvini in Emilia, con un tumore già ci convive»

Fa riflettere l'odio che si è scatenato contro l'allenatore del Bologna, "reo" di aver dichiarato il suo appoggio alla Borgonzoni

«Mihajlovic sosterrà Salvini in Emilia Romagna, con un tumore già ci convive»
«Purtroppo devo constatare che alcuni danni cerebrali la chemio li abbia già fatti a Sinisa MIhajlovic»
«questo per farvi capire che a volte uno le disgrazie se le merita»


Questi sono i messaggi (solo alcuni, ce ne sono molti altri) comparsi sui social dopo che Sinisa Mihajlovic ha dichiarato il suo appoggio ed il suo voto per Lucia Borgonzoni, la candidata della Lega e del centrodestra nelle elezioni regionali in Emilia Romagna di domenica.

Per chi non lo sapesse Mihajlovic è l'attuale allenatore del Bologna e da mesi sulle prime pagine dei giornali per la sua battaglia contro la leucemia.Nei giorni del suo drammatico annuncio tutto il mondo del calcio, dello sport in generale ma non solo, si sono stretti attorno a lui per sostenerlo. Nessuna critica o accusa personale, solo affetto, vicinanze, complimenti. Fino a ieri Mihajlovic era un eroe ed un esempio.

E' bastato un commento, una dichiarazione di stima verso Matteo Salvini ed il suo voto per la Borgonzoni per trasformarlo in una persona diversa, stupida, da insultare ed offendere. E poco importa se sia malato. Quello che più conta è che sia un "salviniano". Una macchia indelebile che copre tutto il resto.

Facciamo notare solo una cosa. Il buon Mattia Santori, leader della Sardine, da sempre contro l'odio sui social al punto da proporre il "Daspo" per gli haters della tastiera, non ha ancora commentato questa vicenda. Come se l'odio arrivasse solo da una parte (la destra); per gli altri (la sinistra) invece ogni attacco o offesa è "satira" o buonsenso.

Aggiornamento: poco fa le Sardine hanno preso le distanze con un post sulla loro pagina fb:

«Prima che un grande allenatore è una persona. E gode, come tutti i cittadini, della libertà di pensiero ed espressione. Ogni sua posizione, come ogni suo schema di gioco, è lecita. Purché rispetti le regole del gioco stesso»

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Andrea Soglio