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Chi è Massimo Colomban, candidato a vicesindaco di Roma

Già assessore alle partecipate, ha fondato e venduto il gruppo Permasteelisa, leghista, indipendentista veneto, vicino alla Casaleggio e associati

Un ex imprenditore di successo vicino alla Casaleggio Associati e con un passato di simpatie leghiste. È il possibile nuovo vicesindaco di Roma: Massimo Colomban, candidato a uomo forte della giunta - in cui è già assessore alle Partecipate - dopo il terremoto del caso Marra.

Nelle intercettazioni dell'inchiesta il duo Marra-Salvatore Romeo sembrava temere Colomban, nominato alla fine di settembre anche per bilanciare il raggio magico dei fedelissimi del sindaco.

Una presenza che poteva essere di ostacolo ai disegni del capo del Personale e di quello della segreteria. Un rapporto diretto con il leader e con Davide Casaleggio per Colomban, 67 anni, trevigiano, figlio di artigiano e "self made man". Da operaio a fondatore di una multinazionale, Permasteelisa, leader nelle architetture monumentali.

Un'azienda poi venduta ai suoi manager anni fa per investire tra l'altro nella ristrutturazione e valorizzazione di Castelbrando, un antico maniero veneto trasformato in hotel a 4 stelle. Colomban ha poi creato con altri grandi imprenditori come Arturo Artom la Confapri, una rete di imprese che si è avvicinata a M5S e in particolare a Gianroberto Casaleggio.

Dopo anni di manifesta simpatia politica per la Lega Nord. Per lui l'accusa, sempre respinta, di conflitto d'interesse perchè alcune aziende di Confapri avrebbero ricevuto parte del fondo per le Piccole e medie imprese costituito con i tagli agli stipendi dei parlamentari cinquestelle.

L'assessore e vicesindaco in pectore si vanta di non aver mai licenziato nessuno delle migliaia di suoi dipendenti e di aver sempre "lavorato sul territorio", risanando numerose imprese. Da fine settembre, quando è stato nominato, si occupa di tentare di risanare decine di aziende partecipate dal Comune, molte delle quali dai bilanci in rosso e a rischio chiusura.

Un settore nel quale rischiava di subire le ingerenze di Romeo, sedicente esperto del ramo, già in contrasto con il super assessore economico Marcello Minenna, dimessosi il 1 settembre.

Per Colomban, tifoso del Milan, un esordio a Roma con un'intervista al programma di Radio 24 'La Zanzara' in cui disse di essere "un indipendentista veneto da sempre", di sognare uno Stato Federale e di volere un referendum sull'Euro. E di non sapere quante fossero le linee della metro a Roma. Intervista poi rettificata sostenendo di essere stato interpretato male. Schivo e diffidente con i media, "devo ancora chiarire molti aspetti" è l'unica frase che concede via mail sulla sua probabile elezione a vicesindaco da parte dei consiglieri comunali M5S. Ma su Colomban i capi del movimento - Grillo e Casaleggio jr - ripongono molte delle speranze di risollevare la giunta Raggi. (ANSA)

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ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
Il sindaco di Roma Virginia Raggi con Massimo Colomban (d) e Andrea Mazzillo

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Redazione