Luxuria e il sex-political-appeal dei leader italiani
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Luxuria e il sex-political-appeal dei leader italiani

"Bersani? Un'hostess d'aereo che, a occhi bassi, controlla se hai la cintura di sicurezza allacciata"

Mario Monti? “Noiosissimo”. Pier Luigi Bersani? “Ieratico”. Vladimir Luxuria - “chiamatemi solo Vladi” - prima transgender eletta al Parlamento di uno Stato europeo nel 2006, attivista, conduttrice televisiva e radiofonica, opinionista, scrittrice, autrice teatrale, unica imprenditrice di se stessa, le carte in regola per misurare l'appeal dei protagonisti dell'attuale panorama politico italiano a un mese dalle elezioni di febbraio, boccia senza appello quello del professore e del segretario del Pd, mentre promuove a pieni voti la new entry Antonio Ingroia, lo sfidante di Bersani alle primarie Matteo Renzi e il sempre verde Silvio Berlusconiche non ha perso un briciolo del suo smalto”.

Insomma, Vladi, Bersani non ti piace proprio?

Bersani si è sempre preoccupato molto poco delle strategie di comunicazione e solo da poco ha imparato a guardare nell'obbiettivo della telecamera. Mi ha sempre fatto pensare alle hostess in aereo quando, a occhi bassi, passano a controllare se ti sei allacciato la cintura di sicurezza. Sembra sempre un po' stanco, affaticato. Anche sul manifesto elettorale sembra che stia pregando, è distolto, ieratico. Hai presente quei quadri in cui i committenti si facevano ritrarre in quelle pose da sant per ingraziarsi le autorità religiose? Ecco, Bersani mi appare così.

Meglio Renzi?

Ma non c'è paragone! Renzi è uno che conosce il mezzo televisivo, che ci sa fare. Ricordo quando  lavoravo a R101 e venne ospite da noi: fu simpaticissimo, scherzava con il tecnico del suono, ha salutato tutti. Ci fece un'ottima impressione. Il Pd ha assolutamente bisogno di lui, perché è l'unico capace, grazie anche a queste sue caratteristiche, di attrarre un elettorato tradizionalmente lontano dalla sinistra.

Solo perché è simpatico?

Perché l'appeal in politica si misura in primo luogo da quello che dici e da quanto ci credi, ma poi anche da come lo dici. Senza dimenticare la postura, l'abbigliamento. Renzi, da questo punto di vista, è una spanna sopra rispetto a Bersani.

Dicono che il candidato del Pd alla presidenza della Lombardia, Ambrosoli, sia moscetto. Concordi?

No anzi, mi sembra uno che crede in quello che dice, uno coraggioso.

Certo che rispetto a uno Storace nel Lazio...

Storace è la versione maschile della Polverini, il suo suggeritore anche in consiglio regionale. Storace è uno che non ha mai smesso di esserci. Ha la battuta di spirito sempre pronta, ma non sempre riesce a incassare. Fumantino.

Berlusconi, Bersani, Monti, Ingroia, Vendola, Grillo: al di là dell'appartenenza politica, chi esercita in questo momento la maggiore forza attrattivo-emotiva sull'elettorato?

In questo momento mi sembra che chi stia esprimendo la personalità più forte sia Antonio Ingroia. Lo trovo anche più convincente di Nichi Vendola che oggi non rappresenta più nemmeno la novità.

Quello che parla meglio?

Senz'altro Berlusconi. Bisogna dargli atto di non aver perso assolutamente né smalto né grinta, né sense of humor. Tutto sommato, dopo un anno di austerità con Monti e Draghi-Dracula, ci voleva. Ha rianimato un panorama desolante.

A chi rifaresti il guardaroba perché veste peggio di tutti?

Monti irrigidito nel suo loden è abbastanza inquietante, ma anche Bersani potrebbe ogni tanto darsi una botta di vita, non dico di passare alle camicie di Formigoni, ma insomma, qualcosa di più colorato, di più vivace non sarebbe male.

Il più noioso?

Monti, non c'è dubbio.

Uno con cui usciresti volentieri a cena?

Ingroia per conoscerlo un po' meglio. Casini perché sta molto simpatico e perché mi piacerebbe confrontarmici dialetticamente su tante questioni.

Come mai non ti sei ricandidata?

Avevo pubblicamente dichiarato che a questo giro non lo avrei fatto. In futuro vedremo. Magari proprio con Ingroia. Quali sono le prossime elezioni grosse dopo le politiche?

Le europee...

Ecco. Ci rivedremo lì.

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Claudia Daconto