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Le due Italie della politica

Il trionfo del centrodestra in Umbria è solo l'ultima immagine di una politica dove da una parte c'è il palazzo, dall'altra gli elettori

In Italia ci sono due paesi. Politicamente parlando. C'è quello delle elezioni che vede il centrodestra vincere, sempre e ovunque trascinata dalla Lega di Matteo Salvini che raccoglie un terzo, almeno, dei voti ed è di gran lunga il primo partito. Vincente in Basilicata, in Abruzzo, in Sardegna, in Piemonte o, ieri, anche in Umbria. Un centrodestra vincente anche alle Europee. Il tutto con Fratelli d'Italia che cresce, cresce ancora.

E se c'è un vincente ci dev'essere per forza anche uno (o più) sconfitti. Il primo è sicuramente il Pd che fino a due anni fa governava nella maggior parte delle regioni italiane, regioni che una ad una sono passate al rivale. Un partito che perde voti, perde pezzi (vedasi l'ultima scissione di Renzi).

Il secondo sconfitto è il M5S che si ritrova in Umbria al 7%, una cifra vicina all'irrilevanza politica e che mette in crisi Luigi Di Maio e la sua leadership nel partito. Basta leggere il blog dei grillini per capire che tira aria di tempesta e resa dei conti interna.

Questo in sintesi l'Italia degli elettori, quella reale.

Dall'altra parte c'è l'Italia dei giochi della politica, quella del palazzo. Un palazzo dove il Pd è al Governo, dove il Pd ha il Commissiario Europeo, dove il centrosisnistra ha la Presidenza del Consiglio e, soprattutto, il Quirinale. Forze che si preparano ad una lista di nomine di potere ad inizio 2020 che fa davvero paura (enti pubblici, società partecipate etc etc etc).

Alla Leopolda il Ministro Bellanova sul palco ha urlato per tre volte, tra gli applausi dei presenti che "la meritocrazia è di sinistra". Una meritocrazia tutta particolare per cui chi perde vince tutto e chi vince non ha in mano nulla.

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Andrea Soglio