De Luca
(Ansa)
Politica

Le differenze di colori (politici) tra Lombardia e Campania

Area Rossa ed Area Gialla. Zone diverse per realtà in apparente identica situazione (di gravità). La spiegazione? Politica, non medico-scientifica

Pensavamo di essere diventati daltonici, invece è vero: la Lombardia è una regione rossa mentre la Campania è addirittura gialla. Come a dire che, in quanto a stato d'allarme, Napoli è come il Molise. Come si spiega?

Insomma: perché oltre alle due paginette dell'ordinanza del ministero della salute, il governo o chi per lui non pubblica i criteri di assegnazione dei colori? E' un parametro scientifico di cui si può discutere, oppure è il terzo segreto di Fatima?

E ancora: perché, se il direttore prevenzione del ministero Gianni Rezza ha dichiarato che la Campania è "tra le regioni più colpite in assoluto", a Napoli si può continuare tranquillamente ad andare al ristorante e nei centri commerciali?

Perché una regione come la Campania, con il 34% delle terapie intensive occupate, avrebbe lo stesso livello d'allarme del Veneto, che è al 18? Forse a Castellamare ci sono ospedali migliori di Treviso, e non ce ne siamo accorti?

Perché allora il direttore del 118 di Napoli Giuseppe Galano dice che in città "risorse e mezzi non bastano più", mentre il Sindaco De Magistris parla di "città allo stremo?"

In attesa di risposta, un dubbio ci coglie. Siamo sicuri che il trattamento privilegiato di Lazio e Campania dipenda soltanto da ragioni sanitarie? Siamo sicuri che non dipenda semplicemente da motivi di ordine pubblico? Siamo sicuri che eventuali nuovi scontri di piazza non abbiano convinto il governo a chiudere un occhio? Perché, se così fosse, avremmo il diritto di saperlo. Avrebbero il diritto di saperlo soprattutto quegli esercenti delle regioni rosse che si preparano ad abbassare la saracinesca, rispettando le regole anche quando sembrano senza senso. In altre parole: i violenti la stanno avendo vinta sugli onesti?

Infine, un ultimo quesito: è un caso che una maggioranza di governo che possiede il suo bacino elettorale nel centro-sud, decida di blindare violentemente solo le regioni del nord, peraltro proprio quelle che non se lo possono più permettere, e che un domani dovranno trainare la ripartenza del Paese?

Non vorremmo che, in questo drammatico risiko colorato del governo, qualcuno stia giocando sporco, sulla pelle di tutti. Non vorremmo cioè che dietro gli allarmi della scienza si nascondessero gli interessi della politica. Se così fosse, non c'è giallo, rosso o arancione che tenga: c'è solo da diventare verdi di rabbia.

Anche perché, in tutto questo caos, scopriamo che anche oggi slitta a domani il cdm sulle modalità di gestione dei "ristori" per le categrie ed aziende in difficoltà. Come se ci fosse tempo...

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Federico Novella