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La verità sull'Italia razzista e sulle tasse

Il caso Balotelli, la manovra, le nuove tasse del Governo. L'opinione di Maurizio Belpietro

Razzismo, Ilva, tasse e manovra economica. Sono i temi della settimana politica; temi trattati anche durante Diritto e Rovescio dove è intervenuto il direttore di Panorama, Maurizio Belpietro

Razzismo

"I cori allo stadio negli ultimi 30 anni ci hanno accompagnato; li ho sentiti dappertutto. Ho sentito cori razzisti a Roma, a Torino, a Milano, ma come si fa a dire una scemenza grande come una casa come “Verona è una città razzista”? Ma come si fa a dirlo perché allora sarebbero razziste anche Roma, Torino, Milano anche se nel passato hanno pure avuto sindaci di sinistra. Eppure oggi si dicono queste cose perché ci sono i partiti fascisti e razzisti, che poi fascisti nemmeno sono e nemmeno esistono. Perché quando si presentano alle elezioni i partiti fascisti prendono lo zerò-virgola…

Questo dimostra che gli italiani non sono fascisti.

Dopodiché per me è fascismo quando qualcuno mette a ferro e fuoco una città; è fascismo quando qualcuno rompe la testa a qualcun altro. Quando prendi una proprietà pubblica e la trasformi in un Centro Sociale quello è fascismo, perché prendi una cosa di tutti ma la tieni per te, senza pagare".

Tasse

"La pressione fiscale si calcola alla fine, non all’inizio di una manovra o di un anno. La somma si tira alla fine. Perché la pressione fiscale è una percentuale di quanto il fisco incide sul portafoglio degli italiani, cioè di quante tasse si pagano. E’ l’stat che l calcola, non il Governo che presenta la manovra. E noi lo vediamo a fine anno quando facciamo la nostra dichiarazione dei redditi. Se domani mattina, io ho il taglio del cuneo fiscale sul mio stipendio ma dall’altra parte devo pagare 1500 euro per un’auto utilitaria, aziendale, quei soldi sono pressione fiscale. Aggiungo che se tutti i giorni quando vado a prendere la frutta e la verdura per mangiare e me la impacchettano in un contenitore di plastica, con la nuova tassa andrei a pagare di più. Anche quella è pressione fiscale. Quindi, è inutile raccontare storie. Tutte le tasse che vengono inserite sono una presa in giro. Se verrà inserita la plastic tax da un euro al kg secondo voi chi la paga: le aziende produttrici o i cittadini?

Queste tasse poi non son state messe per salvare il mondo, come vorrebbero farci credere, ma sono messe sono per fare cassa. Se fosse una norma con dei fini ambientali o legati alla salute il Governo dovrebbe fare un decreto immediato con cui si abolisce la plastica senza mettere nulla a bilancio. Ma è evidente che non sia questo il fine. Il Governo non ha necessità di ridurre la plastica ma di incassare denaro dalle tasche degli italiani. Quando ad esempio tassate i diesel vecchi o le auto aziendali utilitarie state tassando la povera gente, non i ricchi che la macchina nuova se la possono cambiare senza problemi".

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Maurizio Belpietro