Italicum: perché Mattarella firmerà il testo
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Italicum: perché Mattarella firmerà il testo

Oggi la controversa nuova legge elettorale arriva sul tavolo del Presidente della Repubblica. Che sicuramente non porrà ostacoli

Mattarella firmerà il via libera all’Italicum. È certo. Con buona pace dei pentastellati e di quanti all’opposizione hanno invitato in questi giorni il Capo dello Stato a non firmare il testo della nuova legge elettorale approvata dalla maggioranza di Montecitorio lo scorso lunedì.
Firmerà soprattutto perché la norma non aveva registrato alcun requisito di incostituzionalità quando era stata approvata al Senato, ed essendo il testo di oggi lo stesso di allora, non si capisce perché il Presidente della repubblica dovrebbe aver cambiato idea.

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Ma firmerà anche perché l’Italicum è il risultato di un dibattito parlamentare che ha portato a una legge che in qualche modo sistema le mancanze di quella precedente: il tetto di voti per avere il bonus di seggi (alzato al 40%) e la sostituzione delle liste lunghe di candidati con le liste corte che rende la rappresentanza più diretta e consapevole.
E firmerà anche perché l’astuto Renzi non avrebbe mai condotto la battaglia che ha condotto sottoponendo la norma a tre voti di fiducia, marcando (volontariamente) le differenze interne al PD e portando così alla definitiva rottura con la minoranza del suo partito, se non fosse stato sicuro del sì di Mattarella.
Ve la immaginate la situazione, dopo il caos politico dell’ultima settimana, con il Presidente della Repubblica che dice: “È tutto da rifare”?
Sarebbe davvero una disfatta per Renzi a cui non resterebbe altro che dimettersi (come lui stesso ha più volte dichiarato relativamente a un eventuale fallimento dell’Italicum).
Dunque Renzi, che stamattina ha twittato "Una firma importante. Dedicata a tutti quelli che ci hanno creduto, quando eravamo in pochi a farlo #Italicum", porterà a casa trionfante la nuova legge elettorale. Mettendo il sugello a un'operazione politica durata mesi e aprendo le porte a una nuova fase le cui dinamiche dipenderanno da cosa deciderà di fare la minoranza dem, da come Forza Italia riorganizzerà il partito e dalla forza che le prossime elezioni regionali daranno alla Lega di Matteo Salvini.

Il tweet di Matteo Renzi dopo aver firmato la legge elettorale, 6 maggio 2015

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Redazione