Intercettazioni: la nota del Quirinale
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Intercettazioni: la nota del Quirinale

La nota ufficiale del Capo dello Stato dopo l'esclusiva di Panorama sulle telefonate tra Napolitano e Mancino

La "campagna di insinuazioni e sospetti" nei confronti del Presidente  della Repubblica ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo  di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune  presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo  dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si  aggiungono, così, autentici falsi.
Il Presidente, che non ha  nulla da nascondere ma valori di libertà e regole di garanzia da far  valere, ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi in termini  di principio sul tema di possibili intercettazioni dirette o indirette  di suoi colloqui telefonici, e ne attende serenamente la pronuncia.
Quel  che sta avvenendo, del resto, conferma l'assoluta obbiettività e  correttezza della scelta compiuta dal Presidente della Repubblica di  ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma  delle prerogative proprie dell'istituzione.
Risibile perciò è la  pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter "ricattare" il Capo  dello Stato. Resta ferma la determinazione del Presidente Napolitano di  tener fede ai suoi doveri costituzionali. A chiunque abbia a cuore la  difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere  ogni torbida manovra destabilizzante.

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