Gasdotto Tap: è scontro Emiliano-Governo
Silvia Morara
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Gasdotto Tap: è scontro Emiliano-Governo

Dopo le dichiarazioni del Governatore della Puglia a Panorama, arriva il "no" del sottosegretario De Vincenti a spostarne l'approdo da Melendugno a Brindisi

"Semplicemente no, perchè siamo convinti che la soluzione individuata, dopo tante analisi, sia la migliore". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha risposto a chi gli chiedeva se fosse praticabile l'ipotesi avanzata dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, durante l'intervista a Panorama nella tappa di Bari di Panorama d'Italia, di spostare l'approdo del gasdotto Tap (che porterà metano dall'Azerbaijan all'Italia) da Melendugno (Lecce) a Brindisi.

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"Ma perché deve passare sulla più bella spiaggia pugliese?" ha dichiarato Emiliano a Panorama. "Se la spostiamo 100 km più a nord e ci impegniamo con il governo a realizzarla in pochi mesi alimentando la centrale di Cerano non più a carbone ma con il gas e l'Ilva di Taranto con una combustione meno inquinante, l'operazione non sarebbe così difficile" sostiene. "Lo sblocca Italia esclude le Regioni da queste decisioni sulle trivelle, ma noi vogliamo partecipare. Il nostro non è un no assoluto, è una controproposta. Siamo la sinistra che decide ma non sta al servizio di nessuno".

Michele Emiliano a "presidente mi spieghi"

Parlando con i giornalisti di Tap, a margine di un convegno della Cgil a Bari, De Vincenti ha spiegato che su questo tema "c'è una divergenza" tra Emiliano e il premier, Renzi, ma "noi procediamo: la linea è stata varata, l'autorizzazione pure. Per noi - ha proseguito - si procede con i lavori ma l'importante è che questa sia una grande occasione per il rafforzamento delle attività turistiche e agricole dell'area di Melendugno. Il presidente Emiliano lo sa - ha proseguito De Vincenti - noi abbiamo appena svolto tutte le analisi necessarie durante il processo di valutazione di impatto ambientale. In quella sede sono state fatte tutte le analisi comparative: il sito con più basso impatto ambientale è quello di Melendugno".

E ancora: "come governo - ha sottolineato - ci preoccupiamo in questo momento di fare in modo che questa sia l'occasione per il rafforzamento ambientale di Melendugno. Pensate per esempio alla scogliera di Melendugno che è sottoposta a erosione naturale: noi vogliamo fare in modo che l'arrivo del gasdotto sia accompagnato da opere che consolidino e mantengano intatta quella scogliera. Poi, più in generale - ha concluso il sottosegretario - tutto ciò che può servire a sviluppare le attività turistiche e agroalimentari della zona".

Ma Emiliano non ci sta: "Io mi sforzo di fare delle proposte costruttive e il governo poi farà sapere qual è il suo punto di vista. Si potrebbe, concordandolo con l'azienda, il governo e la Regione Puglia, fare una cosa velocissima nello spostare, rinunciando a tutti i tipi di procedure burocratiche. Diciamo - ha aggiunto Emiliano - che la Tap è un po' un problema non solo in Italia, ma per quello che mi risulta anche in Grecia da un po' di tempo a questa parte. Non vorrei che noi costruissimo il pezzo ad Ovest e poi mancasse il pezzo centrale. È evidente - ha concluso - che c'è una fretta che probabilmente non consiglia bene tutte le parti in causa".

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