Franceschini fa il pieno di fondi. Con tre decreti più di 1 miliardo
Dario Franceschini (Ansa)
Politica

Franceschini fa il pieno di fondi. Con tre decreti più di 1 miliardo

Dirottati al cinema anche i fondi dell'editoria

Se il Consiglio dei ministri, in corso in questi minuti a Palazzo Chigi, fosse una partita di poker potremmo tranquillamente dire che il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini ha preso il piatto più ricco del giro. Ben 245 milioni di euro in più, nascosti tra le pieghe della bozza del Dl agosto aggiornata a ieri sera, rispetto a quanto previsto in precedenti provvedimenti. Una cascata di denaro sonante che è stata spalmata su cinque misure e che, secondo quel che risulta al nostro giornale, sarebbe finanziata almeno in parte minoritaria dai fondi per l'editoria. La prima manovra riguarda il fondo per le emergenze delle «imprese e delle istituzioni culturali» a cui è stata riconosciuta una dotazione di 231,5 milioni di euro rispetto ai 171 di prima ipotesi. Soldi che serviranno per il sostegno alla filiera dell'editoria libraria. Per il mancato sbigliettamento di musei e luoghi cultura statali, la spesa a ristoro del ministero passa da 100 a 165 milioni di euro. Contributi maggiorati anche per spettacolo, cinema e audivisivo con la previsione di due fondi separati: il più importante dei quali segna un incremento di 90 milioni di euro (da 245 a 335) rispetto alla precedente versione. E ancora: l'infaticabile Franceschini ha deciso che i soggetti giuridici del suo ministero avranno un plafond di 6 milioni di euro per il 2020 e di 1 milione di euro all'anno a partire dal 2020. E non è tutto: per il piano strategico «grandi progetti beni culturali» la spesa autorizzata è di 25 milioni di euro per l'anno 2020.

Sommando tutti gli incrementi, ecco la mini-finanziaria dell'ex vice-disastro di renziana memoria. Non proprio briciole. Tra Cura Italia, Dl rilancio e Dl agosto il fondo supera infatti il miliardo di euro.

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