Fassina: "È nato il Partito del Nazareno"
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Fassina: "È nato il Partito del Nazareno"

Il deputato Pd sostiene che il patto stretto tra Renzi e Berlusconi si sia trasformato in una vera entità politica

"Credo che ci saranno dei comportamenti differenti sull'Italicum al Senato: una parte del Pd non voterà la legge elettorale". Cosi' il deputato del Pd Stefano Fassina ai microfoni di Radio Città Futura. "Sono consapevole della gravità politica dello scenario, ma temo che sbaglieremmo a non prendere atto della realtà dei fatti, ovvero del Partito del Nazareno. Comunque rimaniamo impegnati a condividere con tutto il Pd il criterio fondamentale per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica, cioè l'autonomia dall'esecutivo e la capacità di garantire l'autonomia del Parlamento", aggiunge.

"Il patto stretto che Renzi ha fatto da tempo con Berlusconi, ignorando i contributi che arrivano dalla minoranza del Pd, si è trasformato nel Partito unico del Nazareno - sottolinea Fassina - Renzi ha scambiato con Berlusconi la possibilità di avere i nominati, con il premio alla lista. Purtroppo Berlusconi agisce come imprenditore e non come leader politico, altrimenti non avrebbe accettato il premio alla lista che penalizza il centrodestra che così non vincerà più, dovendosi dividere tra Lega e Forza Italia. Gli unici che pagano questo patto sono i cittadini, che si vedono ancora una volta sottratta la possibilità di scegliere chi li rappresenta e lo paga la nostra Costituzione, con un Parlamento molto meno autonomo".

Come Fassina, anche Rosy Bindi. "Mi auguro che per il Quirinale, patto o non patto del Nazareno, ci sia la forza di eleggere un presidente della Repubblica che abbia piena autonomia rispetto al governo" ha detto Bindi a Omnibus. "Chi è che vuole un presidente frutto del patto del Nazareno? Certo che dobbiamo farlo con tutti, ma tutti non è il patto del Nazareno. Quella è una prigione per tutti, è un patto sempre più esclusivo. Se si deve fare un presidente funzionale a quel patto io sono contraria critica l'asse tra Pd e Fi". E ancora: "La Costituzione attribuisce al Presidente compiti delicati e un ruolo di garanzia per questo deve essere indipendente e autonomo".

Per Bindi il gruppo di 140 deputati che ieri si è riunito in assemblea "non si muove come una falange, ci sono sensibilità diverse e posizioni diverse, ma chiede a Renzi di partire, per una volta, dal Pd e vuole dare un contributo ad eleggere un presidente pienamente autonomo dal governo e dal patto del Nazareno".  

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