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ANSA/ LUCA ZENNARO
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Elezioni comunali 2017: i risultati dei ballottaggi

Il centrosinistra soccombe, il Movimento 5 stelle scompare e il centrodestra riemerge più forte. Ma a vincere è l'astensionismo al 53%

IL PUNTO - 27 giugno - ore 07,00
Un elevato astensionismo, la vittoria schiacciante del centrodestra, un centrosinistra che al contrario soccombe quasi ovunque, un Movimento 5 stelle praticamente scomparso.

Sono questi i risultati più eclatanti dettati dal ballottaggio per le elezioni comunali che si è svolto il 25 giugno, con 4 milioni di italiani chiamati a votare dopo il primo turno dell'11 giugno e che mostra un'Italia di persone disinnamorate del voto e completamente cambiata. Laconico il commento del segretario del Pd, Matteo Renzi: "Poteva andare meglio: il risultato non è granché"


I risultati

DOVE VINCE IL CENTRODESTRA

Genova - È di certo il risultato più eclatante. Il candidato di centrodestra Marco Bucci (55,2%) ha la meglio su quello di centrosinistra Gianni Crivello (45%). Stessa situazione a La Spezia che passa alla coalizione FI-Lega con Pierluigi Peracchini (58,8%) che lascia indietro Paolo Manfredini (PD) al 41,2%

L'Aquila - Clamoroso il risultato de L'Aquila dove dopo un decennio di amministrazione di centrosinistra, sulla poltrona di sindaco sale il centrodestra con Pierluigi Biondi (53,5%) che ha battuto Americo Di Benedetto (centrosinistra, 46,5%)

Parma: Federico Pizzarotti (sindaco uscente, ex M5S e titolare di una sua lista civica) stravince con 57,9% rispetto a Paolo Scarpa (centrosinistra 42,1%). "Non perderemo neanche un minuto" ha dichiarato nella notte di ieri "siamo già rodati, siamo già operativi: saranno cinque anni dedicati alla città senza bisogno di polemiche nazionali, quindi tanto tempo in meno perso".

Verona: passa al centrodestra con la vittoria di Federico Sboarina (58,1%) su Patrizia Bisinella (lista civica 41,9%)

Catanzaro: Sergio Abramo (centrodestra) stravince con il 65,5% su Antonio Vincenzo Ciconte (Pd, 34,5%).

Anche Pistoia e Asti passano a Forza Italia-Lega: nella prima, da sempre governata dal centrosinistra, Alessandro Tomasi (53,9%) ha vinto su Samuele Bertinelli (46,1%) mentre nella seconda, Maurizio Rasera ha stravint o con il 62% sul candidato del M5S Massimo Cerruti (38%).

DOVE VINCE IL CENTROSINISTRA

Taranto: resta al centrosinistra con la vittoria di Rinaldo Melucci (51,5%) su Stefania Baldassari (centrodestra, 48,5%).

Padova: passa al centrosinistra con Sergio Giordani (51,8%) che batte Massimo Bitonci (48,2%)

COSA RESTA AL M5S

Carrara: è la città in cui vince il M5S con Francesco De Pasquale. I grillini conquistano anche Fabriano con Gabriele Santarelli. Luigi Di Maio, festeggia nonostante il movimento sia stato duramente penalizzato al primo turno.

Trapani: la città viene commissariata. "A Trapani si tornerà a votare nel 2018". Lo annuncia l'assessore agli Enti locali per la Regione Siciliana, Luisa Lantieri dopo che l'unico candidato sindaco in corsa al ballottaggio, Piero Savona (Pd), s'è dovuto arrendere al mancato raggiungimento del quorum: alle urne si sono recati 16.055 elettori, pari al 26,75%, nettamente sotto il dato richiesto del 50% degli aventi diritto.

Il commissario, che sarà nominato nei prossimi giorni dalla Regione, guiderà il Comune fino alle prossime elezioni. "La prima tornata utile - dice Lantieri - è quella del 2018 quando si terranno le amministrative in altri comuni. Non è possibile votare in concomitanza alle regionali del prossimo novembre poichè la sessione straordinaria è consentita solo per i comuni sciolti per mafia".

Vince l'astensionismo al 50,3%

Alla rilevazione delle 23,30, nei comuni chiamati ad eleggere il sindaco è andato a votare solo il 47,3% degli aventi diritto, contro il 58,66% del primo turno.

Un crollo di oltre 9 punti percentuali dunque, particolarmente accentuato in alcune città: a Catanzaro ha votato il 30,52% contro il 54,41% del primo turno alla stessa ora; bassissima l'affluenza a Taranto, dove ha votato solo il 19,16% (era stata del 38,27) e soprattutto a Trapani, dove il risicato 16,69% dei cittadini andati a votare pora un commissario nella città nominato dalla Regione, visto che l'unico candidato rimasto in sella, Piero Savona del centrosinistra, dopo l'esclusione del candidato Girolamo Fazio del centrodestra, indagato, per vincere aveva bisogno di oltre il 25% dei consensi ed una affluenza di oltre il 50%.

Dove si è votato

Alle urne per scegliere il proprio sindaco andranno i cittadini di 101 comuni di regioni a statuto ordinario, tutti con po-polazione superiore a 15.000 abitanti, tra i quali 3 capoluoghi di regione (Catanzaro, Genova e L'Aquila) e 19 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani). Si svolgerà il turno di ballottaggio anche: in Friuli Venezia Giulia per le elezioni in un comune capoluogo di provincia (Gorizia); in Sicilia per le elezioni in 7 comuni, di cui un capoluogo di provincia (Trapani); in Sardegna per le elezioni in 2 comuni, di cui un capoluogo di provincia (Oristano).

Si tratta in totale di 4.304.739 elettori.

Chi ha potuto votare

Il ministero dell'Interno ricorda che, configurandosi il turno di ballottaggio come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare in occasione del ballottaggio solo gli elettori che abbiano maturato il relativo diritto entro l'11 giugno 2017 (giorno del primo turno di votazione); peraltro gli aventi diritto al voto potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si siano recati a esprimere il voto nella votazione del primo turno. Per poter esercitare il diritto di voto presso l'ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risulta iscritto, l'elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

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