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Dimissioni del Presidente della Repubblica: i precedenti

Da De Nicola a Leone, i capi di Stato che hanno terminato in anticipo il mandato. Come è pronto a fare Giorgio Napolitano

Un po' di storia

Ciampi, Scalfaro, Napolitano e Cossiga, gli ultimi quattro presidenti della RepubblicaANSA / ENRICO OLIVERIO

E' ormai certo che Giorgio Napolitano si dimetterà. Prima di lui altri Presidenti della Repubblica hanno utilizzato questa prerogativa. In alcuni casi a seguito di avvenimenti tragici, come con Segni e Leone; in altri come gesto polemico, come con De Nicola e Cossiga. Tuttavia molti hanno lasciato l'incarico anche soltanto come gesto di galateo istituzionale per consentire l'insediamento del successore, come nel caso di Pertini, Scalfaro e Ciampi. Da ultimo c'è il caso dello stesso Napolitano che, come tante sue prime volte, è stato costretto a dimettersi per prestare nuovamente giuramento.

Giorgio Napolitano

Il Presidente della Repubblica Giorgio NapolitanoPaolo Cerroni / Imagoeconomica

Il 22 aprile 2013 dopo una complicata crisi politica che non aveva prodotto un nuovo governo, a seguito delle elezioni politiche e, con il Parlamento incapace di eleggere un nuovo Capo dello Stato, Giorgio Napolitano si dimetterà dall’incarico per poter prestare un nuovo giuramento come dodicesimo Capo dello Stato, primo a essere rieletto.

Francesco Cossiga - 1992

Elezione di Francesco Cossiga a presidente. Nilde Iotti era presidente della Camera - ANSA

Il 25 aprile 1992 (Festa della Liberazione) con un gesto polemico, come polemici erano stati gli ultimi anni del suo settennato, nei confronti del mondo politico, Francesco Cossiga (in diretta televisiva) annuncia le sue dimissioni tra le lacrime. Si viveva la solita crisi che sembrava non avere fine e le sue parole furono “Serve un Presidente forte per un governo forte”. Il 1992 fu un anno iniziato male e finito peggio. Cominciato con Tangentopoli e conclusosi con le morti di Falcone e Borsellino.

Giovanni Leone - 1978

Giovanni Leone con Pertini, Fanfani e Colombo, dopo la sua elezione alla presidenza della Repubblica (Credits: Ansa Archivio)

Il 15 giugno 1978 Giovanni Leone con un messaggio televisivo, annunciò le sue dimissioni. Il motivo, o i motivi che avevano portato a una simile decisione furono diversi. Lo scandalo Lockheed, alcune coperture dei Servizi Segreti nelle trame eversive, la vicenda Sindona, le sue gaffe. Ma più di ogni altro fu il libro della giornalista de L’Espresso Camilla Cederna “Storia di un Presidente” nel quale erano raccolte una serie di veline, di dubbia provenienza, sulla sua vita privata e sulle abitudini della sua famiglia. La magistratura e la storia accerteranno che Leone era innocente, la Cederna condannata e il suo libro, un vero e proprio falso, bruciato.

Antonio Segni - 1964

I presidenti della Repubblica  italiana: Enrico De Nicola (capo provvisorio dello Stato dal 28 giugno  1946 e poi primo presidente della Repubblica dopo l'entrata in vigore  della Costituzione il 1/o gennaio 1948); Luigi Einaudi (eletto l'11  maggio 1948); Giovanni Gronchi (29 aprile 1955); Antonio Segni (6 maggio  1962); Giuseppe Saragat (28 dicembre  1964); Giovanni Leone (24 dicembre 1971); Sandro Pertini (8 luglio  1978); Francesco Cossiga (24 giugno 1985); Oscar Luigi Scalfaro (25  maggio 1992); Carlo Azeglio Ciampi (13 maggio 1999), Giorgio Naploitano (15 maggio 2006)

ANSA

L’8 agosto 1964 durante un acceso scontro al Quirinale tra con il Presidente del Consiglio, Aldo Moro, e il ministro degli Esteri, Giuseppe Saragat, il Capo dello Stato, Antonio Segni, è colto da un malore. L’accesa discussione riguardava il Piano Solo, tentato golpe organizzato dal generale Giovanni De Lorenzo. Per quattro mesi, nonostante le gravi condizioni di salute, continuerà a risiedere al Quirinale fino al 6 dicembre quando con una lettera annuncerà le sue dimissioni.

Enrico De Nicola, - 1947

I presidenti della Repubblica  italiana: Enrico De Nicola (capo provvisorio dello Stato dal 28 giugno  1946 e poi primo presidente della Repubblica dopo l'entrata in vigore  della Costituzione il 1/o gennaio 1948); Luigi Einaudi (eletto l'11  maggio 1948); Giovanni Gronchi (29 aprile 1955); Antonio Segni (6 maggio  1962); Giuseppe Saragat (28 dicembre  1964); Giovanni Leone (24 dicembre 1971); Sandro Pertini (8 luglio  1978); Francesco Cossiga (24 giugno 1985); Oscar Luigi Scalfaro (25  maggio 1992); Carlo Azeglio Ciampi (13 maggio 1999), Giorgio Naploitano (15 maggio 2006)

ANSA

Il 18 giugno 1947 il presidente provvisorio Enrico De Nicola annunciò le dimissioni in polemica per il prolungarsi dei lavori dell’Assemblea Costituente e la decisione del presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi di stabilire come nuova data dicembre 1947. Il 26 giugno, De Nicola, dopo un’opera di convincimento di tutte le forze politiche, verrà rieletto Presidente della Repubblica dal Parlamento in seduta comune a larghissima maggioranza.

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Sabino Labia

Laureato in Lettere all'Università "Aldo Moro" di Bari, specializzazione in "Storia del '900 europeo". Ho scritto tre libri. Con "Tumulti in Aula. Il Presidente sospende la seduta" ho raccontato la storia politica italiana attraverso le risse di Camera e Senato; con "Onorevoli. Le origini della Casta" ho dato una genesi ai privilegi dei politici. Da ultimo è arrivato "La scelta del Presidente. Cronache e retroscena dell'elezione del Capo dello Stato da De Nicola a Napolitano" un'indagine sugli intrighi dietro ogni elezione presidenziale

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