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Beppe Grillo e i "serial killer della vita dei nostri figli"

Il leader del M5S attacca la riforma costituzionale e dice: "oltre la dittatura". Renzi: "Vuole cancellare l'affittopoli grillina"

"Abbiamo di fronte dei serial killer, persone che vogliono attentare alla vita dei nostri figli tra 20 anni". Così il leader del M5S Beppe Grillo nel video appello lanciato dal suo blog in vista del voto referendario. Qui alcuni passaggi: Nella riforma c'è una "clausola di supremazia, vuol dire che il governo avoca a sè tutti i contratti. Io devo avvisarvi, questa clausola significa che le multinazionali faranno direttamente i contratti col governo, e quindi inceneritori, centrali a carbone, oleodotti gasdotti, tutto quello che vuoi, e lo stoccaggio del gas lo faranno senza dire assolutamente nulla!" [...]

"Qui siamo oltre la dittatura, perché se fosse una dittatura e si facesse riconoscere, un Pinochet, un generale con le medaglie che dice "Sono un dittatore”, allora uno si organizza, va in clandestinità, fa il Carbonaro, reagisce, fa delle cose.

"Questa gente sono serial killer, questi qui attraverso questo involucro che hanno riempito di cazzate! cazzate! stanno espropriando il futuro, ma io me ne frego del mio futuro, ho 70 anni, ma stanno espropriando e rubando il futuro di vostro figlio, di vostro nipote" [...]

"Allora va bene pensateci, io non ho il diritto di giudicare nessuno, ma sappiate che abbiamo di fronte dei serial killer della vita dei nostri figli fra vent'anni."

QUI IL DISCORSO INTEGRALE

La risposta del premier Matteo Renzi è arrivata durante la diretta Facebook #Matteorisponde: "I sostenitori del Sì come 'serial killer'? L'accusa è chiaramente falsa così come sono falsi tanti dei profili che ci insultano sui social, così sono false le firme dei cinque stelle, mentre sono veri i denari che i Cinque stelle prendono dal Senato".

"Non cadete nel tranello di Grillo: vuole che non parliamo di questioni concrete perchè vuole cancellare l'affittopoli grillina ma non ce la farà", aggiunge. "L'Espresso, non smentito, ha scritto che con i rimborsi del Senato pagano la casa a Rocco Casalino. Io ero più per Taricone, ma Casalino è passato dalla casa del Grande fratello alla casa del Grande Senato".

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Redazione