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Piras, il Pd ed il relativismo

Caro compagno Piras, autorevole forse ex esponente del PD sardo. Si fa un gran parlare in queste ore del suo invito a stuprare sulla pubblica piazza l’atleta russa Isimbaeva che in un sussulto di putinismo estremo si e’ lanciata in …Leggi tutto

Caro compagno Piras, autorevole forse ex esponente del PD sardo. Si fa un gran parlare in queste ore del suo invito a stuprare sulla pubblica piazza l’atleta russa Isimbaeva che in un sussulto di putinismo estremo si e’ lanciata in una difesa anche un po’ improbabile della legge di quella nazione sui “non diritti” dei gay. Ma quanto rumore per nulla viene da dire.
Di questi tempi lei e’ in ottima compagnia tra zoofili leghisti anti Kyenge ed energumeni di SEL che invitavano a fare piu’ o meno cio che lei auspica per la Isimbaeva ad una consigliera comunale leghista. E poi, ce lo insegna il suo partito, tutto e’ relativo di questi tempi.
E’ relativo il matrimonio, sono relative le adozioni, e’ relativa la cittadinanza e lo sono pure la cultura, le tradizioni, le matrici d’origine di un paese e della sua gente.
E’ relativo l’uso della droga, sono relativi il presepio e l’albero di natale, per non parlare di quel povero Gesu’ Cristo in croce al quale pure appeso a un muro si e’ riusciti a rompere i maroni.
Nel nostro paese caro Piras c’e’ pure un suo compagno di piddismo che vuole relativizzare la bistecca del menu’ della camera sostituendola o accompagnandola con carne di animali violentati. E non dovremmo noi pensare che lei abbia solo voluto, innocentemente, relativizzare un pochino lo stupro per adattarlo alle sue capacita’ di produzione intellettuale? Ma vala’ compagno Piras, si beva un mirto e non ci pensi piu’.
Alla compagna Boldrini qualcuno lo spieghera’ che tra uno stupro e un girotondo, in casa PD tutto e relativo.

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