I penalisti vogliono... un giudice nuovo
Riuniti in congresso a Roma dal 6 all'8 ottobre, gli avvocati dell'Ucpi discutono di separazione delle carriere e Stato di diritto
Dalla separazione delle carriere all'affermazione dello Stato di diritto. E anche "un nuovo giudice per un nuovo processo".
È questo il titolo di lavoro del prossimo congresso nazionale dell'Unione delle camere penali (Ucpi) l'organizzazione che riunisce tutti gli avvocati penalisti italiani, in programma dal 6 all'8 ottobre a Roma presso l'hotel Parco dei Principi.
Muovendo dal tema della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, che ha visto protagonista l'Ucpi in questi ultimi mesi con la campagna per la raccolta di firme per una proposta di legge costituzionale (per la quale sono state raccolte finora oltre 70 mila firme), il congresso proporrà un forte invito a “voltare pagina”, per uscire dal modo di legiferare - purtroppo tipico di quest'ultima legislatura - che rischia di "far retrocedere il nostro sistema giudiziario a livelli non più compatibili con uno Stato costituzionale di diritto".
Al congresso parteciperanno tra gli altri il giurista Giovanni Fiandaca, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Giovanni Legnini, e il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi.
Il congresso verrà chiuso da un faccia-a-faccia tra Beniamino Migliucci, presidente dell'Ucpi, ed Eugenio Albamonte, presidente dell'Associazione nazionale magistrati.