Palazzo esploso: la terribile vendetta della "nonnina"
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Palazzo esploso: la terribile vendetta della "nonnina"

La responsabile della morte di un uomo e del ferimento di 21 persone a Roma sarebbe una signora di 82 anni sfrattata

L'hanno cercata per tutto il giorno e alla fine è stata rintracciata in serata nella sua nuova abitazione, poco distante dal palazzo di via Giuseppe Galati, alla periferia di Roma, dove c'è stata la violenta esplosione che ha provocato la morte di un uomo di 50 anni di origine napoletana e il ferimento di 21 condomini.

Quando ha visto i poliziotti Giovannina Serra, 82enne di origine sarda, ha anche opposto resistenza e avrebbe detto di "non essere pentita". Per gli investigatori la donna, sotto sfratto dall'appartamento da cui è partita la deflagrazione, sarebbe la responsabile dell'accaduto. L'anziana, sottoposta a fermo per omicidio e strage, si trova ora negli uffici del commissariato di San Basilio per essere ascoltata.

I sospetti si sono concentrati su di lei fin dalle prime ore del mattino di ieri. Nell'abitazione al primo piano, chiusa a chiave, i vigili del fuoco hanno trovato una bombola del gas con la manopola aperta, posizionata nei pressi dell'ingresso. Si è così ipotizzato che fosse partita da lì la deflagrazione. Dai controlli sui contatori del gas dell'edificio non è, infatti, emersa nessuna anomalia. Poco dopo la polizia ha trovato un biglietto scritto a mano su un'auto parcheggiata in strada davanti alpalazzo che recitava: "Il signore la casa non ve la fara' godere perche' siete ladri + + ladri".

Per chi indaga, alla base del gesto ci sarebbe la forte contrarietà da parte della donna a dover lasciare la casa in cui aveva abitato per circa 20 anni. L'anziana aveva ricevuto un'ingiunzione di sfratto e l'appartamento sarebbe dovuto ritornare nella disponibilita' dei proprietari in settimana. (ANSA). 

ANSA/CLAUDIO PERI
Il palazzo in via Giuseppe Galati a Roma dove si Ë verificata l'esplosione, 20 gennaio 2014.

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Redazione