Le bambine "Navy Seal"
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Le bambine "Navy Seal"

Hanno 18 anni, e non sono semplici soldati. Sono le teenager della Mongolia, addestrate come membri delle forze speciali

Le ragazze della foto di questa settimana fanno parte del primo corpo speciale tutto al femminile creato dall'Esercito di liberazione del popolo (PLA) della Repubblica popolare cinese. Sono tutte giovanissime, con un'età compresa tra i 18 e i 26 anni. Hanno un livello di istruzione nettamente superiore alla media, visto che hanno quasi tutte completato la scuola superiore, molte persino l'università. Dopo aver superato una durissima selezione, sono riuscite a completare un durissimo addestramento in una regione isolatissima della Mongolia Interna

E' possibile che Pechino abbia deciso di puntare sulle donne per potenziare l'esercito nazionale sia per aumentare gli effettivi, in un momento in cui il numero di militari cinesi impegnati ai quattro angoli del mondo sta aumentando velocemente, sia per continuare a dimostrare di essere una nazione in grado di stare "al passo coi tempi", vale a dire capace di rinnovare l'esercito inserendo figure femminili anche nei reparti speciali.

Durante l'addestramento in Mongolia esercitazioni a corpo libero e con le armi sono state alternate a sessioni culturali e giochi di ruolo pensati apposta per aiutare queste ragazze a creare maggiore affiatamento tra loro. E se da un lato così facendo sono state trasformate in dive, dall'altro chi le ha motivate ha fatto un buon lavoro: quando sono state ufficialmente presentate al Partito e alle autorità nel corso di una cerimonia ufficiale organizzata qualche settimana fa a Pechino, hanno tutte dichiarato di sentirsi pronte per affrontare il nemico non solo a testa alta e col viso scoperto, ma anche col sorriso.

Dopo anni che la cultura cinese, come del resto tante altre, aveva relegato le donne militari nelle retrovie, permettendo loro di occuparsi solo di prima assistenza, logistica e comunicazioni, la creazione di nuovi reparti speciali femminili autorizzati a scendere in prima linea in un primo momento ha sconvolto il paese. Successivamente, però, grazie all'intervento della propaganda l'allarme è rientrato.

Le ragazze saranno anche per natura fisicamente più deboli dei loro colleghi maschi, ma con un buon addestramento possono recuperare una grossa fetta dello svantaggio iniziale. Viceversa, invece, mutuarne pazienza, meticolosità e senso di responsabilità è quasi impossibile. Per le ragazze "speciali" della PLA è stato anche coniato un nuovo motto, "fedeltà, coraggio, intelligenza e valore", che queste giovani cinesi amano ripetere ad alta voce piene di gioia ed orgoglio.

 

 

 

 

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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