Ogni maledetto Ferragosto
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Ogni maledetto Ferragosto

Altro che Capodanno! Tra alcol, caldo, tuffi e gavettoni è il 15 agosto il giorno più pericoloso dell'anno

Ferragosto peggio di Capodanno. Se durante la notte di San Silvestro sono soprattutto botti illegali e proiettili vaganti a causare il maggior numero di vittime, per il 15 di agosto la gamma degli incidenti si allarga a dismisura: dal classico abusodi droga o alcolici, dalle congestioni da bibita ghiacciata, alle indigestioni da abbuffata in spiaggia, ai voli dai pontili con schianto finale, fino ai bagni notturni in acque gelate.

A dispetto del nome, potrebbe essere stato proprio il contatto con l'acqua gelida del fiume Calore in cui si è immerso la notte scorsa, a uccidere un 21enne trovato morto in località Remolino, nel territorio del comune di Felitto (Sa). I risultati dell'autopsia arriveranno nelle prossime ore, ma intanto sul corpo non è stato trovato alcun segno di violenza.

Molto peggio poteva andare alla 15enne caduta in un pozzetto di scolo delle acque piovane all'interno di una galleria tra Levanto e Bonossola, nello spezzino. Gli amici hanno dato l'allarme e una volta estratta viva, alla ragazza, benché stremata, è stato diagnosticato solo un trauma cranico.

Brutto Ferragosto anche per cinque giovani di Gela azzannati sulla spiaggia di Roccazzelle da due rottweiler durante il tradizionale falò. I proprietari dei cani non sono stati ancora identificati, ma si sospetta che qualcuno, infastidito dagli schiamazzi ferragostani, abbia pensato bene di sguinzagliare le belve per spaventare i ragazzi.

Falò fatale per una donna spagnola di 30 anni che mentre festeggiava sulla spiagga di Volano, a Comacchio, ha perso l'equilibrio ed è finita sulle fiamme riportando gravi ustioni. Secondo alcuni testimoni, fino a quel momento, la giovane aveva bevuto molto.

Capitolo a parte meriterebbero poi i sempre più numerosi casi di persone di mezza età che d'estate vengono stroncate da un infarto mentre affrontano l'asfalto bollente in bicicletta sotto il sole a picco, ma anche quelli che precipitano nel crepacci praticando trekking in alta quota. A un'avventura degna di Indiana Jones non rinuncerebbero mai, ma alla giusta preparazione e all'attrezzatura tecnica necessaria sì.

Ieri mattina, per esempio, un 54enne ha avuto un malore mentre sulle due ruote percorreva la statale 89 che collega Vieste a Peschici. Uscito fuori strada, è caduto e ha sbattuto  violentemente la testa a terra. Quando è arrivata l'ambulanza per lui non c'era già più nulla da fare. E' morto invece in montagna un escursionista di 35 anni di Altivole che ieri pomeriggio, mentre si trovava sul sentiero 152 in Valle San Liberale insieme a sei amici, a un certo punto  si è perso sul massiccio del Grappa. Finito in mezzo alla vegetazione, è precipitato in un dirupo. Appresso a lui anche altri quattro membri del gruppo che però sono riusciti ad appendersi ai rami e a salvarsi.

Ma anche la vigilia di Ferragosto ha fatto registrare una serie di incidenti dovuti ad alcol e superficialità. A Cervaro, nel frusinate Frosinone, per festeggiare la notte bianca tra lunedì e martedì scorsi, un ragazzino di 15 anni si è scolato un'intera bottiglia di superalcolici ed è finito in coma etilico.

Il 14 sera, invece, un 24enne in vacanza a Milano Marittima, sentendosi l'Uomo Ragno al campo scuola delle medie, ha tentato di raggiungere la stanza d'albergo delle amiche passando dalla finestra. Prima di arrivare a destinazione è scivolato e dal terzo piano ha fatto un volo di 6 metri atterrando su un terrazzo. Al momento è ancora ricoverato in condizioni gravi all'ospedale di Cesena, dove i medici hanno riscontrato un "trauma facciale policontusivo". Secondo gli amici il giovane voleva solo fare uno scherzo alle ragazze ma gli è andata decisamente male.

Vincono il premio “incidente di Ferragosto 2012” i tre feriti per gavettoni a Marina di Carrara: un turista emiliano preso a cazzotti dai ragazzi che aveva accusato di avergli fatto l'indesiderata doccia; una donna che per sfuggire ad un gavettone e' inciampata sulla passerella di uno stabilimento balneare e si e' rotta un dito del piede riportando anche la frattura del setto nasale e un'altra che, sempre per sfuggire all'acqua, è caduta riportando contusioni in varie parti del corpo.

La vera notizia però arriva dal litorale romano dove, per il primo anno, non si sono registrate a Ostia vittime tra chi, per tradizione, a Ferragosto si lancia in mare dai pontili.

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Claudia Daconto