Obama/Romney: pranzo freddo alla Casa Bianca
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Obama/Romney: pranzo freddo alla Casa Bianca

Invito del presidente al suo rivale. Un'ora insieme per salutarsi dopo la lunga battaglia elettorale. Atmosfera fredda tra i due, segno che i colpi inflitti non sono stati ancora assorbiti

La foto lo ritrae nel luogo dove voleva passare i prossimi quattro anni, sfrattando l'attuale inquilino: lo Studio Ovale. Mitt Romney è in piedi, accanto alla scrivania dove si siederà ancora Barack Obama. Il presidente è vicino a lui, la mano sinistra in tasca. Una posa che indica famigliarità, ma anche sicurezza. L'ex rivale è invece con la testa un poco incassata tra le spalle. Sorride non molto convinto, mentre l'espressione di Obama appare più riflessiva.

Per un'ora, i due sono rimasti da soli nella sala accanto allo Studio Ovale per un pranzo a base di carne bianca; portate di pollo e di tacchino, cucinati con salse piccanti. L'invito era stato fatto da Obama. Non è la prima volta che vincitore e sconfitto si ritrovano fa ccia a faccia dopo le elezioni. Non è una tradizione obbligatoria, ma spesso il fair play ha portato il presidente eletto a invitare alla Casa Bianca il rivale delle elezioni.

In un paio di casi, questa particolare situazione, ha fatto nascere delle collaborazioni istituzionali proficue. Come nel caso di Franklin Delano Roosevelt e Wendell Willkie, lo sconfitto nelle elezioni del 1940. Dopo l'incontro, Willkie divenne l'ambasciatore di FDR nel mondo. Nel 1968, anche Richard Nixon pensò di nominare rappresentante diplomatico degli Usa alle Nazioni Unite Hubert Humphrey, ma quest'ultimo rifiutò. Fu grazie a questo "pranzo della riconciliazione" che Bill Clinton divenne amico di George H. Bush (padre). Mentre in tanti altri casi, l'invito non venne mai fatto.

Il pranzo tra Barack Obama e Mitt Romney non dovrebbe fare nascere una collaborazione tra i due. Freddini i commenti dei portavoce come freddina è stata l'atmosfera tra i due. Alcune delle idee e delle proposte dell'ex governatore potrebbero essere utili per l'America - ha detto l'addetto stampa di Obama. Niente di più. Significa che, alla fine, il tutto si è risolto in un semplice pranzo di cortesia. Obama non vede in Romney un interlocutore politico. E questo dipende dal fatto che l'ex candidato repubblicano sembra essere in via d'uscita (definitiva?) dalla politica.

Mai dire mai, ma l'uomo che sognava di abitare alla Casa Bianca per (almeno) quattro anni si è dovuto accontentare di restarci un'oretta scarsa per un pranzo freddo.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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