"Noi poliziotti, costretti a lavorare senza mezzi"
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"Noi poliziotti, costretti a lavorare senza mezzi"

Gianni Tonelli, segretario del sindacato autonomo di Polizia, in sciopero della fame, è stato ricoverato per la seconda volta in una settimana

49 giorni di sciopero della fame, 23 chili persi e due ricoveri all'Ospedale Santo Spirito di Roma in meno di 10 giorni. La protesta di Gianni Tonelli, Segretario generale del Sap, Sindacato autonomo della Polizia di Stato contro i vertici della stessa Polizia, continua. Tonelli non vuole arrendersi.

Il segretario del Sap ormai quasi a 50 giorni di sciopero della fame, ha avuto un malore in piazza Montecitorio ed è stato portato all'ospedale, dove era già stato ricoverato la settimana scorsa. La protesta di Gianni Tonelli è contro i provvedimenti disciplinari presi dalla Polizia nei confronti di un agente del sindacato che aveva mostrato in un servizio tv equipaggiamento ritenuto non idoneo e per l'indagine che vede coinvolto lo stesso Tonelli, per aver indossato in tv una polo con la scritta 'I love Polizia'.

“Abbiamo le prove della patacca colossale, del falso che è stato costruito scientemente contro un nostro collega e più in generale contro il Sap, unico sindacato ad aver denunciato con forza i tagli che hanno debilitato l’apparato della sicurezza- aveva spiegato alcuni giorni fa a Panorama.it, Gianni Tonelli - e io non interromperò la mia protesta fino a quando non uscirà la verità. Perché in questo Paese, la verità viene perseguitata e vogliono trovare il modo per chiuderci la bocca”.

La vicenda ha avuto inizio da un video, pubblicato dal programma Ballarò a dicembre, dove un poliziotto in divisa dal volto oscurato, poi rivelatosi sindacalista Sap, mostrava l’equipaggiamento di una volante in servizio nella capitale: un giubbotto antiproiettile in scadenza, un casco Ubot in pessimo stato e un mitra con quasi 40 anni di vita, anno 1978. Per l’agente, successivamente individuato, è scattata la sospensione dal servizio ed è stato avviato un procedimento penale.


Il segretario del Sap, Tonelli, dopo 42 giorni di sciopero della fame

Ecco l'intervista che ci ha rilasciato una settimana fa.

Tonelli, quali sarebbero le accuse che vi sono state rivolte?
“Le accuse sono legate al fatto che l’equipaggiamento mostrato non sarebbe più in uso e, i pezzi che abbiamo mostrato nel video sarebbero destinati quindi al macero. Ma in realtà non è così. E noi ne abbiamo le prove. Il Sindacato ha redatto un dossier di documenti, foto e atti interni che dimostra il contrario di quanto sostenuto dai vertici della Polizia”.

Dunque, l’equipaggiamento mostrato era veramente in uso al poliziotto…
“Certo, il materiale oggetto di contestazione è in uso al poliziotto e quindi i nostri avvocati Pini e Zincani adesso faranno valere la verità in tribunale. Il poliziotto che è stato punito in realtà non può essere oggetto di alcun provvedimento punitivo perché, in quanto sindacalista, aveva il diritto–dovere di denunciare la situazione. Non poteva tacere”.

Gianni Tonelli ha ribadito le sue motivazioni nella sala stampa di Montecitorio. Al suo fianco, uno schieramento trasversale di politici: dai grillini, alla Lega Nord, da Fratelli d’Italia ad alcuni esponenti del Pd. All'incontro hanno preso parte il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, il capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI), il capogruppo di Forza Italia in Commissione
Difesa alla Camera Elio Vito, il capogruppo a Montecitorio di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli, gli appartenenti al movimento Idea Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi, e Mario Mauro, presidente dei Popolari per l'Italia.

Lei, in oltre quaranta giorni di sciopero della fame ha lanciato più volte l’appello ai politici…
“Ho cercato di coinvolgere tutti i partiti di maggioranza e opposizione affinché possano sostenere le motivazioni del mio sciopero della fame attraverso iniziative concrete sia in Parlamento che sul territorio. La situazione sicurezza delle forze di polizia è davvero critica. Nessuno deve potersi girare dall’altra parte e far finta di non vedere e non sapere. Purtroppo il Sap ha il forte sospetto che tutta questa vicenda sia stata tirata fuori ad arte e con scopo intimidatorio. Forse per inibire proprio i poliziotti, stanchi dell'acquiescenza dei vertici del Viminale e vittime da anni di tagli e ridimensionamenti, dal togliere il coperchio al vaso di Pandora, mostrando a tutti in che stato sono costretti a lavorare”.

Poi Tonelli conclude: “Noi non stiamo parlando di tagliagole o di terroristi ma solo di un poliziotto che ha avuto il coraggio, per servire al meglio il proprio Paese, di far presente che le attrezzature che abbiamo in dotazione sono inadeguate e logore. Per questo non interromperò il mio sciopero della fame finché non verrà fatta giustizia".

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Nadia Francalacci