Zucchero: la recensione di La Sesión Cubana
Musica

Zucchero: la recensione di La Sesión Cubana

Un cd spettacolare di remake e inediti registrati all'Avana

'Volevo celebrare una festa della musica' racconta Zucchero dopo aver trascorso un mese intero all’Avana (ci ritornerà l'8 dicembre per un concerto evento), in quel di Cuba, dove è nato La sesiòn cubana. Un disco  bello, intenso, ispirato. Che della terra dove è stato realizzato ha il sound, l'energia, la fantasia. Una full immersion nelle sonorità dell'isola abilmente contaminate con tex mex, soul, arrangiamenti stile New Orleans, country, blues e rock. Sei classici del suo repertorio (Baila, Un kilo, Così celeste, Cuba libre, Indaco dagli occhi del cielo, L’urlo) e sette brani totalmente nuovi (gli inediti Love is All Around e Sabor a Ti e le cover Never is a Moment, Nena, “Pana, “Ave Maria no Morro e il primo singolo Guantamanera).

Tutti registrati praticamente dal vivo in studio per non perdere il brivido dell’improvvisazione. Il risultato finale è un disco di musica vera che alterna momenti di dolce bellezza a esplosioni di ritmo e di fiati. In studio con Zucchero, a produrre l'album, un mago delle sale d'incisione: Don Was, il leggendario produttore di molti dischi dei Rolling Stones. Non ci sono manierismi nelle tredici tracce del disco, ma tanta passione per la musica e le sue contaminazioni. Tra le perle, la nuova Love is all around, un gran pezzo con testo a cura di Pasquale Panella. Quelle dei brani già pubblicati non sono versioni semplicemente rimaneggiate. Il materiale di repertorio riletto in salsa cubana acquista una nuova vita e un nuovo spessore. Ma la chiave d'accesso al nuovo itinerario musicale di Zucchero, tra salsa e blues, è l'iniziale Nena, un piccolo capolavoro che è anche la riscoperta di un classico portato al successo nel 1972 dai Malo di Jorge Santana, il fratello di Carlos.

Zucchero: Guantanamera

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Gianni Poglio