X Factor 7: Viò, Gaia e Ape Escape hanno una marcia in più
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X Factor 7: Viò, Gaia e Ape Escape hanno una marcia in più

Il verdetto della gara: tre fuoriclasse su tutti

Inizia la gara e X Factor 7 si accende. Una cosa bisogna dirla subito: la squadra di Mika non ha rivali. Le fanciulle guidate dalla popstar inglese sono oggettivamente bravissime. Non è un caso che due delle tre esibizioni migliori della prima serata siano quelle di Gaia e Viò. 

Ecco, se parliamo di x factor, ovvero di quel quid che fa di un cantante un artista, Gaia, Viò e gli Ape Escape hanno una marcia in più. Viò, abbreviazione di Violetta, è un piacere per le orecchie e per gli occhi. La ragazza con l'ukulele, il soprannome che si è guadagnata, dopo la prima straordinaria esibizione accompagnata per l'appunto da un ukulele, ha talento, classe e carisma. La sua versione (questa volta senza ukulele) di Let her go di Passenger era emozione pura. Viò padroneggia il palco, forte di un talento vocale da fuoriclasse. Talmente brava da rendere improbabile il paragone con gl altri concorrenti.

Nella sua scia si muovono solo Gaia, che ieri sera ha strappato applausi con una azzeccata versione di Seven Nation Army dei White Stripres. Look rivoluzionato, voce ferma, buona interpretazione. Dopo Viò c'è solo lei. almeno a giudicare dalle performance della serata di debutto. 

Sul versante band spiccano per ora gli Ape Escape, un cantante spettacolare e due rapper per una formula musicale che ieri si è esaltata sulle note dei Linkin Park. E il resto? Niente di eclatante, buoni concorrenti con voci discrete e nulla più, almeno per ora. Anche se Andrea D'Alessio si è fatto valere rielaborando Clint Eastwood dei Gorillaz.

Per quanto riguarda i giudici viene difficile non stare dalla parte di Morganche si è irritato, e non poco, per l'esclusione di un suo talento, Lorenzo Iuracà, a favore dei Free Boys del team di Simona Ventura, un anonimo terzetto vocale in formato boyband.

"Un verdetto vaneggiante e delirante" ha chiosato Morgan agghindato come Lou Reed nei 70's. Il suo obiettivo per questa edizione di X Factor? "Accendere l'incoscienza sul palco, come se fosse un interruttore della luce. Cerchiamo di perderci completamente nella performance! Si chiama psicodramma”. 

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Gianni Poglio