Vasco Rossi in mostra a Torino fino al 15 febbraio
Getty Images
Musica

Vasco Rossi in mostra a Torino fino al 15 febbraio

Attraverso una App sarà possibile approfondire in tempo reale le foto e gli oggetti in esposizione

La mostra ufficiale di Vasco Rossi a Torino, Vasco Foto Live, è stata prorogata fino al 15 febbraio 2015 per accontentare tutti i suoi fan.

La conferma di quanto sia forte il legame tra il rocker di Zocca e la città della Mola Antonelliana, dove ilKomandante si esibirà per due sere consecutive, il 27 e 28 giugno allo Stadio Olimpico, nell’ambito del tour LiveKom 015.

La novità più interessante, che potrà essere apprezzata in questo mese di proroga, è una App creata appositamente per la mostra che consente di vivere, attraverso il proprio telefono, un’esperienza interattiva, la cosiddetta realtà aumentata. Puntando il proprio smartphone o tablet verso foto e oggetti della mostra si possono ottenere, video, immagini e informazioni aggiuntive attraverso la lettura di un codice. Sarà inoltre  possibile, attraverso la app, lasciare una dedica, fotografare ed essere sempre aggiornati sull’esposizione.

La mostra è un percorso iconografico attraverso le tappe più importanti della carriera di Vasco, dagli esordi negli anni Settanta fino all’ultimo album Sono innocente. Oltre 500 scatti d’autore, i più rappresentativi, ma anche quelli mai visti. Di grande interesse le foto in 3D anaglifo proiettate su maxi schermo, i video, le interviste e live del 2014.

Per la gioia degli amanti dei memorabilia  sono esposti  manoscritti, testi di canzoni, manifesti e biglietti dei concerti, oltre ai set originali di Vivere o niente e Sono innocente per entrare nelle copertine di Vasco e, infine, dischi, rarità e oggetti di scena esposti in un’area di circa 1.700 mq.

La mostra di Torino è solo la prima tappa di un vero e proprio tour sul territorio nazionale, ognuna con un suo particolare allestimento, che attraverserà le più importanti città italiane.

Sono passati 36 anni, 16 album e 170 canzoni dal suo debutto, ma Vasco Rossi ha confermato ancora una volta che ha ancora molto da dare alla musica italiana. Sono innocente, suo diciassettesimo album di inediti, è stato il più venduto in Italia nel 2014.

Lo ha stabilito il rapporto annuale della FIMI, basato sui rivelamenti della GfK. Una sapiente alternanza tra le due anime di Vasco, quella più rock rappresentata da Sono innocente ma, Duro incontro e Lo vedi e quella più intimista delle ballads Come vorrei, Dannate nuvole e Quante volte, è stata la ricetta vincente del disco.

A coronamento di un anno da ricordare, il Blasco ha sfoggiato la scorsa estate una forma invidiabile, infiammando nelle  sette date del Live Kom.014 Cambia-menti i fan dell’Olimpico di Roma e di San Siro di Milano, totalizzando il  record di 390.000 spettatori per un incasso complessivo di oltre 26 milioni di dollari, piazzandosi in seconda posizione nella classifica mondiale dell’Hot Tours di Billboard, dietro soltanto al 14 On Fire tour dei Rolling Stones.

Sono innocente, uscito il 4 novembre, è stato anticipato dal suggestivo video in bianco e nero di Come vorrei, diretto da Giuseppedomingo Romano, ambientato nella Diga di Ridracoli. Un ping pong continuo tra la performance dell’affascinante ballerina Valentina Moar e le immagini di Vasco che cammina pensieroso, avvolto da un parka nero. Come vorrei è una power ballad romantica, malinconica, struggente e lucida allo stesso tempo, impreziosita dagli ariosi arrangiamenti di Celso Valli. In essa il rocker di Zocca è diretto e intenso come nei giorni migliori.

Riguardo alla scelta del titolo Sono innocente, Vasco ha spiegato: “Il titolo è volutamente provocatorio, l’artista è sempre innocente quando compone, se non l’artista, è innocente la sua opera. Il titolo è Sono innocente ma…. Quel 'ma' apre una ridda di interpretazioni. Io sono fuori dalla categoria buoni o cattivi, innocenti e colpevoli. Se ti dichiari innocente e sei colpevole, vieni punito più pesantemente dal giudice. Quando c’è l’onestà, dell’innocenza posso anche fare a meno”.

I più letti

avatar-icon

Gabriele Antonucci