Torino Jazz: Bosso e Brecker omaggiano Marco Tamburini
Ufficio stampa TJF
Musica

Torino Jazz: Bosso e Brecker omaggiano Marco Tamburini

I due grandi trombettisti hanno dedicato "Body and soul" al collega scomparso venerdì notte in un incidente stradale

Ieri sera alle 22.15 il tempo si è fermato per alcuni minuti a Piazza San Carlo, il salotto buono di Torino che ospita i concerti più importanti del Torino Jazz Festival.

I 19.000 spettatori che affollavano la piazza sono rimasti in religioso silenzio durante l'esecuzione dello standard Body and Soul da parte di due fuoriclasse della tromba come Fabrizio Bosso e Randy Brecker.

Un'esecuzione particolarmente emozionante, in  quanto dedicata a un loro collega, il talentuoso trombettista Marco Tamburini, che è morto venerdì notte in un incidente stradale.

"Non è facile suonare stasera - ha sottolineato al microfono Bosso,con la voce tremante dalla commozione- Marco era come un fratello per me, avevamo finito da poco di registrare insieme un album su Woody Shaw. Voglio pensare che l'abbiano chiamato dal cielo perchè avevano bisogno di una persona speciale. Gli dedichiamo Body and soul, una delle sue ballad preferite".

Seguono cinque minuti di musica di struggente bellezza, con le immagini di Tamburini che scorrevano dietro le spalle dei due musicisti, salutati alla fine da applausi scroscianti.

Bosso ha proposto con il suo quartetto una gustosa rielaborazione della colonna sonora de Il sorpasso, capolavoro di Dino Risi con uno strepitoso Vittorio Gassman, composta da Riz Ortolani. Musica e immagini si sono intersecate per un'ora, intervallate dal alcuni dialoghi del film che veniva proiettato alle spalle dei musicisti.

La serata era inziata con lo swing della Monday Orchestra, diretta da Luca Missiti, impreziosito da un solista d'eccezione come Randy Brecker, già trombettista per James Taylor, Frank Zappa e Bruce Springsteen.

Nel pomeriggio l'Auditorium Rai Arturo Toscanini aveva ospitato una prima assoluta, Passione secondo Matteo, originale e suggestiva visione delle pagine evengeliche, tra classica e jazz, composta da James Newton, il miglior flautista jazz al mondo.

L'orchestra e il coro del Teatro Regio sono stati diretti dal maestro Grant Gershon, mentre i ruoli di Gesù e dell'Evangelista sono stati affidati a interpreti del calibro di Roberto Abbondanza e John Bellemer.

Stasera alle 18 è imperdibile il concerto di Ron Carter, il re del contrabbasso, al Teatro Colosseo, mentre alle 21 Piazza San Carlo si trasformerà in un coloratissimo angolo di Giappone con la strabiliante performance della big band Shibusa Shirazu, uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie.

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Gabriele Antonucci