Tiziano Ferro (swing) è in Special Edition: nel documentario piange d'emozione (come noi dal 2001)
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Tiziano Ferro (swing) è in Special Edition: nel documentario piange d'emozione (come noi dal 2001)

Dal 20 novembre nei negozi "L'amore è una cosa semplice - Special Edition". Mentre ascoltiamo il singolo 'Troppo buono', il cantautore ripropone il suo album (da oltre 50 settimane in classifica) con sette versioni inedite e 17 minuti dedicati al live di luglio.

Tiziano Ferro e le sue lacrime di emozione. È anche questo ciò che trovate nei negozi dal 20 novembre con la riedizione di "L'amore è una cosa semplice". Una special edition che in effetti è davvero speciale. Perché lo dicono tutti gli altri, ma la realtà a volte (anzi, sempre) è piuttosto diversa.

C'è l'album originale, quello uscito il 28 novembre 2011, ma anche "L'amore è una cosa swing", riedizione in chiave old style di sette brani estratti dal repertorio dell'artista, più un inedito elegantissimo, "Per te", in compagnia del trombettista Fabrizio Bosso. Si tratta di un pezzo molto particolare cantato in origine da Andrea Bocelli.

La selezione dei brani è curiosa, perché in molti casi si tratta dai brani con una ritmica molto diversa nell'originale, più vicina al repertorio r'n'b di Ferro, ci riferiamo a "Xverso", "L'olimpiade". Il fascino dello swing, la morbidezza della voce di Tiziano in chiave lounge, rendono questi nuovi brani più importanti per il contatto emotivo che creano con il pubblico, senza urlare. Cuore a cuore.

Più che altro è un nuovo modo di ascoltare Tiziano, anche meno commerciale probabilmente, ma che senza dubbio darà (come è successo a noi) un forte senso di contatto, più diretto del solito, con la sua persona e la sua musica. È un'album esperienziale.

Dobbiamo essere onesti, noi che l'album originale lo avevamo già e che ai fatti non abbiamo trovato nel nuovo confezionamento qualcosa di particolarmente interessante. Ma i contenuti ci sono e sono di valore.

Il momento più alto di questo repackaging è il documentario "Trama sintetica di una giornata storica", 17 minuti di montaggio nel quale vediamo riassunti i momenti più importanti della maxi data del 14 luglio 2012 all'Olimpico di Roma.

Non vi sveliamo nulla, se non un momento che rimarrà nel nostro (e nel vostro) cuore.

Subito dopo il live, dopo il momento dei saluti con il brano "Per dirci ciao!", si emoziona e corre via dal palco. Ebbene, da quel momento non ha smesso di piangere fino a quando non è stato portato in camerino. E non si è bagnato gli occhi, piangeva a dirotto. Come un bambino. Come un bambino meraviglioso.

Forse è questo il vero segreto del successo di questo artista, la capacità di avere alle spalle oltre 10 anni di carriera e riuscire a emozionarsi come se fosse il primo attimo della sua vita artistica.

La sfida è trovarne come lui. Perché nelle parole dichiarate durante l'intervista del documentario, ci spiega bene il suo modo di vivere il successo: "Mi lascio andare a queste sorprese con anche un po' di sana ingenuità, le affronto anche un po' con grande serenità. Senza diventare troppo teso né credermela troppo. È bello, ma ancora per un po' non voglio crederci".

E va benissimo così.

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Alessandro Alicandri