The Voice Usa: standing ovation per Jordan Smith che canta Sia
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The Voice Usa: standing ovation per Jordan Smith che canta Sia

Pharrell Williams, Adam Levine e Gwen Stefani in piedi ad applaudire il concorrente

I talent show sono ormai l’unico modo che ha un cantante emergente per entrare nel mercato discografico dalla porta principale. Molti grandi artisti, tra cui recentemente anche David Gilmour, si sono scagliati contro questi format, spesso più attenti all’audience che a valorizzare e a preservare il talento di un cantante ancora non formato.

E’ innegabile, però, che da alcuni programmi come X Factor e The Voice siano usciti anche artisti di sicuro talento, che magari non avrebbero mai avuto la possibilità di mostrare le loro qualità.

L’altra sera ha debuttato sulla NBC la nona stagione di The Voice Usa, che vanta quattro coach del calibro di Pharrell Williams, Adam Levine, Gwen Stefani e Blake Shelton.

La perfomance di Jordan Smith, un ragazzo alto, in carne e con gli occhiali, ha ricordato in qualche modo quella prodigiosa di Susan Boyle  a Britain's Got Talent dell’11 aprile 2009, quando incantò i giudici con I Dreamed a Dream, canzone tratta dal musical Les Misérables.

Smith ha interpretato una canzone difficilissima come Chandelier di Sia con un controllo vocale, un’estensione e una sicurezza da artista navigato, suscitando la standing ovation di tutto lo studio, giudici compresi.

Gwen Stefani è corsa ad abbracciarlo, dicendo: “Oh mio Dio, mi hai sconvolto! Sei straordinario!”.

Ovviamente tutti e quattro i coach hanno cercato di portarlo nel loro team. Alla fine il giovane ha scelto la squadra di Adam Levine, voce dei Maroon Five. C'è già chi è pronto a scommettere su un futuro da star per Jordan Smith o, comunque, da Susan Boyle  al maschile.

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Gabriele Antonucci