Sanremo 2014: la classifica vera. Le vendite
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Sanremo 2014: la classifica vera. Le vendite

Sono passati pochi giorni dalla fine del Festival e siamo in grado di ridefinire, seguendo i dati di vendita Fimi, gli artisti più apprezzati dal pubblico nella kermesse di Raiuno. Chi sono i vincitori, chi i vinti? Scopriamolo insieme

La maggior parte dei nuovi album di Sanremo 2014 sono stati lanciati il 20 febbraio 2014 (o intorno a quella data), tranne quello di Giusy Ferreri e Francesco Renga. Il secondo Festival consecutivo condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto lo ha vinto Arisa e il podio con un grande sprint dato dalla critica ha dato una medaglia d'argento a Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots e un terzo posto a Renzo Rubino.

Bene, scordatevi tutto e parliamo di vendite, quindi dei dati reali che emergono questa settimana.

Nulla è valso contrastare Luciano Ligabue, peraltro ospite brillante della kermesse: è ancora sul il primo posto con il suo «Mondovisione». Il più grande dato che emerge dalle vendite è il primo posto (tra chi è stato in gara) di Noemi con il suo «Made in London», lanciato da un brano come «Bagnati dal sole», uno dei brani più apprezzati fin da subito dalle classifiche di vendita su iTunes. Al terzo posto c'è Arisa, la vincitrice del Festival, con il suo album «Se vedo te» lanciato dalla canzone «Controvento». Il podio della Fimi viene chiuso da Francesco Sarcina (16esimo in classica) con «Io» e il brano di lancio «Nel tuo sorriso».

Andiamo a ricercare ora gli album nuovi che nonostante l'ottimo posizionamento al Festival, non hanno ricevuto grandi soddisfazioni dalle vendite. Il primo dato discordante con la classifica televisiva è Renzo Rubino, 17esimo nelle vendite e quarto artista più venduto del Festival, nonostante un buon riscontro della critica e anche in termini di televoto. Quinta è Antonella Ruggiero con l'album «Così lontano», quinta più venduta da Sanremo e all'ultimo posto secondo il giudizio della critica.

Per essere più chiari e completi, andiamo a riassumere le diverse posizioni, andando a recuperare nella classifica dal più venduto al meno venduto tra i Big: La più venduta è Noemi, poi Arisa, Sarcina, Rubino, Ruggiero, Palma, Sinigallia, De André (ristampa), Frankie, Ron e ultimi e meno venduti i Perturbazione (ristampa).

Gualazzi & The Bloody Beetroots hanno lanciato solo un EP con i singoli solo in digitale e vinile, ma l'ultimo album di Gualazzi «Happy Mistake» non è rientrato in classifica (anche su iTunes ora naviga sotto la 50esima posizione). Destino diverso per alcuni degli ospiti (anche indiretti del Festival).

L'esempio più eclatante è "Racinee Carree" di Stromae, ospite della puntata finale di Sanremo con la sua "Formidable" e al top della classifica digitale. A seguire è la commemorazione di Fabrizio De André a spuntarla con "Creuza De Ma". Si posiziona davanti a moltissimi italiani Cat Stevens con il suo "The Very Best Of", segue Renzo Arbore con "Renzo Arbore & The Arboriginals". C'è stata qualche ripercussione positiva sul vecchio "O" di Damien Rice e non si posiziona benissimo Rufus Wainwright con "Vibrate: The Best Of" . Aspettiamo l'uscita di "Caustic Love" di Paolo Nutini il 15 aprile per aventuali aggiornamenti.

Tra i giovani c'è attesa per il nuovo album di Rocco Hunt, in uscita a fine marzo, mentre per gli altri classificati, il più venduto è Zibba & Almalibre con "Senza pensare all'estate", poi "1969" di The Niro. Nessun dato nella top 100 invece è presente per gli altri giovani in gara.

Il bilancio è ancora parziale, ma una certezza c'è. Chi compra gli album ha definito una classifica abbastanza diversa da quella offerta dal Festival, premiando solo due grandi protagoniste popolari di questa edizione, Noemi e Arisa (l'unica che ha unito per ora vendite, critica e pubblico televisivo). Attenzione: il comportamento di classifica del 2014 non si discosta molto da quello dello scorso anno, dove a primeggiare furono solo i Modà e Chiara Galiazzo (e poi Marco Mengoni con il suo album in ritardo). È evidente che anche in questa occasione, il pubblico sceglie i suoi vincitori.

E sono sempre pochi, non più di tre, portandoli con le vendite al grande successo. Quello vero.

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Alessandro Alicandri