Pino Daniele: il mistero degli sms
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Pino Daniele: il mistero degli sms

Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici degli ultimi cinque giorni di vita del cantautore

Continua a non esserci pace per Pino Daniele, a quasi tre mesi dalla sua improvvisa  scomparsa.

Il pm Marcello Monteleone, titolare dell’inchiesta per omicidio colposo verso ignoti, ha disposto l’acquisizione dei tabulati telefonici delle chiamate effettuate e ricevute e degli sms tra l’artista partenopeo e la compagna Amanada Bonini dal 31 dicembre 2014 al giorno della morte di Daniele, il 4 gennaio 2015.

Sono state acquisite anche le e-mail, in modo da avere un quadro più chiaro delle effettive condizioni di salute del cantante in quei giorni concitati.

Tutto parte dalla notte di Capodanno. Amanda Bonini aveva avvertito con un sms Achille Gaspardone, cardiologo di fiducia dell’artista, sulle sue preoccupanti condizioni di salute. Alle 23:45 la compagna di Daniele scrive: "Buonasera Achille, Pino mi preoccupa perché è diverso tempo che ha dolori alle spalle. Non sta bene.... Fammi sapere se posso portarlo nei prossimi giorni, anche domani se ci sei".

Pronta la risposta di Gaspardone: "Ok, ci sentiamo ogni 4 ore". Più tardi la donna insiste per portare Pino all’ospedale, ma il cardiologo risponde alle 5.50: "Sono fuori, torno domenica".

Il giorno dopo Daniele sembra riprendersi e la situazione si tranquillizza, fino ai drammatici fatti del 4 gennaio.

La questione resta sempre la stessa: con il ricovero al più vicino ospedale di Grosseto, in luogo del Sant’Eugenio di Roma, si sarebbe potuto salvare Pino Daniele? Non sarebbe stato meglio affidarsi all'ambulanza in arrivo da Grosseto e rispedita indietro, pare, su disposizione proprio del bluesman partenopeo, deciso a farsi visitare dal proprio medico di fiducia?

Domande la cui risposta, evidentemente, non è ancora chiara e sulle quali gli inquirenti stanno facendo di tutto per diradare le ultime ombre.

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Gabriele Antonucci