Pharrell Williams, il fenomeno: la recensione di "Girl"
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Pharrell Williams, il fenomeno: la recensione di "Girl"

Dopo i successi con Daft Punk e Robin Thicke l'attesissimo album solista

Come Prince negli anni d'oro Pharrell Williams trasforma in oro tutto quel che gravita nella sua orbita Non è un caso che ci fosse lui nei due singoli del 2013: Get Lucky dei Daft Punk e Blurred lines di Robin Thicke. 

Ha 40 anni Williams e due decadi di produzioni di successo alle spalle, prima nell'hip hop-R&B, poi nel pop.

Girlè il suo secondo album solista ed è un disco che ruota intorno al concetto di "happiness". Un album intriso di suoni da dancefloor che hanno le radici negli anni 70 e 80. Come l'iniziale Marilyn Monroe. Brand new vede la collaborazione con Justin Timberlake, un incontro-scontro tra giganti nel nome del funky di nuova generazione.

In chiave reggae rock il brano a due voci con Alicia Keys. Che funziona, a ulteriore dimostrazione del trasformismo musicale di cui è capace il buon Pharrell.

A chiudere il cerchio degli special guest non potevano mancare i Daft Punk che fanno capolino in uno dei pezzi più forti di Girl: Gust of wind. E poi c'è Happy, un gran singolo "Motown oriented" che ha debuttato al numero 2 nella classifica di Billboard. In tutto Girl contiene dieci canzoni. Forse poche, ma sufficienti a ridefinire verso l'alto gli standard della club music. Pharrell è avanti...

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Gianni Poglio