Notte della Taranta: Ligabue conquista Melpignano
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Musica

Notte della Taranta: Ligabue conquista Melpignano

La diciottesima edizione della kermesse ha richiamato il numero record di 200.000 spettatori

La Puglia è diventata da alcuni anni la regione a maggiore vocazione musicale d’Italia. Basti pensare al successo di Caparezza, di Emma Marrone e dei Negramaro, oltre alla seconda giovinezza della pizzica e della taranta che, da fenomeni di nicchia, sono diventati fenomeni di massa, con migliaia di appassionati in tutta Italia.

Il ballo è un aspetto fondamentale della pizzica, che nasce come musica per curare il morso della tarantola, il famigerato ragno velenoso. Secondo la tradizione, i ritmi vorticosi dei tamburelli servivano a sciogliere  il veleno, che veniva definitivamente espulso attraverso il  caratteristico ballo.

Le sonorità ancestrali e coinvolgenti della pizzica salentina sono le protagoniste assolute de La Notte della Taranta, festival itinerante che si svolge da diciotto anni in quindici centri del territorio salentino.

Il culmine della kermesse è stata la grande serata di ieri di Melpignano, che ha richiamato il numero record di 200.000 spettatori.

Merito anche e soprattutto di tre big del calibro di Paul Simonon, bassita dei Clash e adesso componente dei The Good, the Bad & the Queen, Phil Manzanera, storico chitarrista dei Roxy Music qui nelle vesti di maestro concertatore e Ligabue, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni.

Il rocker di Correggio ha infiammato gli spettatori con le sorprendenti interpretazioni di due brani tradizionali, Ndo Ndo Ndo e Beddha ci dormi, quest’ultima in coppia con Alessia Tondo, per proporre poi due suoi brani, Il muro del suono e Certe Notti, in versione "pizzicata".

Il vero motore della manifestazione, come sempre, è la straordinaria Orchestra popolare, formata dai migliori musicisti del Salento, ben supportata dall’energico corpo di ballo, coordinato dal coreografo Roberto Castello.

Grandi applausi ha riscosso, in apertura di serata, l’esibizione del Canzoniere Grecanico Salentino.

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Gabriele Antonucci