Incognito, la storica band festeggia 35 anni di carriera - Intervista
Spingo - Marc Albert
Musica

Incognito, la storica band festeggia 35 anni di carriera - Intervista

Per celebrare l'anniversario esce il nuovo album, Amplified soul

Si è divertito molto negli ultimi quattro decenni Bluey Maunick, ovvero Mister Incognito, l'uomo che ha retto le fila di una delle band più longeve nell'ambito del soul jazz funky. "Certo che me la sono spassata " racconta a Panorama.it. "Appartengo a una generazione di musicisti che ha avuto la fortuna di avere una carriera. Oggi molte band sono usa e getta. Ecco io sono legato alla old school a una generazione di musicisti, basti pensare ai giganti dei 70's, che avevano un approccio artistico a questo mestiere. Per me il centro di tutto è sempre stata la musica, non ho mai fatto strategie marketing o pianificazioni a tavolino. Ho sempre pensato al sound dei dischi, a scrivere belle canzoni". 

Come quelle dell'ultimo disco, Amplified soul, un concentrato di tutte le sonorità che da sempre popolano gli album della band. Dal soul di Memphis al funk strumentale, all'acid jazz "Mi sento fortunato perché nella vita sono riuscito a fare quello che desideravo più di ogni altra cosa" spiega. I numeri e le classifiche sono dalla sua parte: Amplified soul è entrato direttamente al primo posto della Billboard Contemporary Jazz Album Charts.

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Ne ha realizzati di sogni musicali Bluey (nato nel 1957 a Mauritius), ma se gli poni la domanda in maniera diretta ti risponde che ce ne sono molti altri..."Mi piacarebbe lavorare in studio con D'Angelo una delle voci black più belle di sempre. Di desideri ne ho molti ma devo ammettere di essere un uomo fortunato. Sono salito sul palco con James Brown che mi ha chiesto di suonare la chitarra per lui. Ho suonato con Chaka Khan e Stevie Wonder...".

Nomi di superstar, quelle che non esistono più. "Non vedremo mai più fenomeni come Michael Jackson o Elvis. Il motivo è che non c'è più un mercato che si preoccupa di portare la musica mainstream nelle case di tutti. La musica illegale e scaricata ha cambiato le regole del gioco. Adesso ci sono tante nicchie per appassionati di vari generi musicali, ma mancano i catalizzatori, quelli che fanno la differenza". 

Per stare nel music business 35 anni ci vuole anche passione tanta passione. "Come si fa a non averla? Io faccio quello che ho sempre sognato di fare e non ho mai messo piede in un ufficio. Per questo ringrazio la sorte ogni giorno. Io, quando vedo un tour bus, mi emoziono, quando entro nel mio studio di registrazione mi batte il cuore, perché quello è il tempio, il luogo che mi permette di vivere come voglio senza dover rendere conto a nessuno". 

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Gianni Poglio