Green Day furbi (e bravi), gli Skunk Anansie ritornano dark e gli Mumford & Sons rivelazione
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Green Day furbi (e bravi), gli Skunk Anansie ritornano dark e gli Mumford & Sons rivelazione

Terzo appuntamento con l'Osservatorio Musicale su iTunes. Non è importante se sei primo o ultimo, l'importante è esserci. La classifica web analizzata per voi tra nomi nuovi e conferme nel mercato italiano.

Terzo appuntamento con iTunes e l'Osservatorio Musicale di Panorama.it. Ecco i nomi nuovi e gli album di nicchia (a volte nemmeno in vendita in formato fisico, o in prenotazione digitale) inseriti nella top 50 degli album più venduti nello store on line.

Primo nome di rilievo questa settimana è senza dubbio quello dei Green Day, nelle prime posizioni di vendita con la loro nuova trilogia. "¡Uno!", in vendita dal 18 settembre, è frutto di una strategia molto intelligente.
Brani meno politici, canzoni più radiofoniche, non sempre originalissime, ma con un tentativo di trasformazione in qualcosa di più pop (ma senza snaturarsi), un maggior legame con i social network e i videogiochi (come Angry Birds a loro dedicato, ci avete giocato?). Insomma, un ritorno con le scarpe anti infortunistica.

Nome sorprendente è quello degli Mumford & Sons, band inglese al secondo album di inediti. Un po' folk, decisamente rock, con un'energia tutta speciale, non è facile nemmeno per noi descriverla a parole.
Un successo internazionale che sta toccando anche l'Italia e gli Stati Uniti (e tutto il nord Europa, ormai sono senza confini). L'album è stato lanciato dalla bellissima ballad "I will wait", un brano commovente.

Ottimo riscontro anche per gli Skunk Anansie. Insomma, è chiaro fin dalla copertina di "Black Traffic" che le intenzioni sono serie, con sfumature dark. Basta dondolamenti di testa, basta simpatia e colore. Adesso si fa sul serio, come una volta.

E il pubblico che li ama da sempre, sembra stia apprezzando. Si è appena sposata con la compagna Cristiana, ma il suo animo non è sereno: l'album è ricco di temi, di politica, di lotta anche.

Il re della musica techno, il principe della house che tutti cercano di imitare (e puntualmente non ci riescono) è lui, Deadmau5.

Il suo ultimo album, dal geniale titolo !>album title goes here<", non è solo un disco da ballare, sul quale scatenarsi. Ma un viaggio (non è retorica) fatto di tantissimi elementi: energia, salti nel buio, l'ispirazione inarrivabile di chi è assoluto maestro nel suo genere.

Naturalmente non potevano mancare loro, i Radiohead. Com'è possibile ritrovare così tanti loro dischi in classifica? Ben due sono nelle prime posizioni, ci riferiamo a "The best of Radiohead" del 2008 e "The King of Limbs" del 2011. Il motivo è facilmente intuibile: è noto che gli artisti, una volta sbarcati in tour in Italia, sia prima che dopo, godono di un ottimo effetto benefico tra le persone che hanno visto il live ma magari non hanno tutti i loro album.

E chi li conosce poco e ne ha sentito ben parlare, si avvicina volentieri alla loro musica. E hanno un mondo (stupendo) ancora tutto da scoprire.

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Alessandro Alicandri