Gianna Nannini al Medimex: "In 'Hitstory' anticipo il mio nuovo sound"
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Musica

Gianna Nannini al Medimex: "In 'Hitstory' anticipo il mio nuovo sound"

La cantante senese ha presentato a Bari la sua nuova raccolta con 6 brani inediti

A marzo prenderà il via il suo nuovo tour nei teatri, con 8 concerti-evento

Sorridente, rilassata, felice per la maternità e con tanta voglia di guardare avanti. Gianna Nannini è una donna e un'artista realizzata che, dopo il successo di Hitalia, nel quale ha reinterpretato con il suo inconfondibile stile la grande canzone italiana, tornaoggi nei negozi con Hitstory, una monumentale raccolta, in 2 o 3 cd, con 6 brani nuovi(4 inediti, Vita Nuova, Tears, Amica mia e Mama, e due cover, Ciao amore ciao di Luigi Tenco e Amandoti di Giovanni Lindo Ferretti). Questi ultimi anticipano la direzione musicale, più essenziale e blues, del prossimo album di inediti, al quale sta già lavorando e per il quale non è ancora prevista una data di pubblicazione. Oggi la nostra rocker più importante ha incontrato il pubblico del Medimex di Bari, intervistata da Gino Castaldo ed Ernesto Assante, e poi la stampa insieme a David Zard, che la seguirà nel suo prossimo tour dei teatri.

Vediamo insieme le sue dichiarazioni più interessanti. [Cliccare su avanti]

Hitstory

"Questo disco nasce da Hitalia: prima volevo interpretare la grande musica italiana, poi anche le canzoni più importanti della mia storia. E' un capitolo che volevo chiudere, inserendo 6 inediti per anticipare la mia nuova direzione musicale. Un sound più scarno, più acustico e più mediterraneo, dove si sente meglio la voce. Ho scelto come primo singolo Vita nuova scritta da Panella, rappresenta bene questo momento della mia vita, ha il linguaggio dell'opera che diventa rock"

Tour

"Sarà un tour molto impegnativo, quello che intraprenderò tra marzo e aprile, con due date per città a Torino(20 e 21 marzo 2016), Milano(4 e 5 aprile), Roma(13 e 14 aprile) e Firenze(29 e 30 aprile). Sarò accompagnata da 8 archi, da 3 coristi e da una sezione ritmica. Vogliamo togliere un po' di polvere ai teatri".

La collaborazione con David Zard

"Zard è un poeta dello spettacolo, mi ha seguito negli anni, ha capito cosa volevo fare live e crede molto in me. L'ho incontrato per la prima volta che ero ancora minorenne, volevo che diventasse il mio manager, ma Mara Maionichi allora si oppose. Finalmente, dopo 45 anni, lavoreremo per la realizzazione di questo tour. Io e David, insieme, possiamo fare la rivoluzione della musica mediterranea".

Janis

"Mi è piaciuto molto il film su Janis Joplin, mi ha emozionata. La sua storia è simile alla mia, ma io, per fortuna, sono ancora viva. Avrei voluto essere sua amica, se l'avessi conosciuta non sarebbe morta".

La copertina

"Mi trovavo a Londra, nella zona di Kensington. Tutti i bambini salivano sulla statua di Peter Pan, così sono salita pur'io per far vedere a mia figlia come fare. La foto della copertina è stata fatta in quel momento da un bambino di 9 anni con l'iPhone".

Le canzoni di "Hitstory" a cui è più legata


"Sei nell'anima, Ti voglio tanto bene, Sogno, Ogni tanto, Ninna nein, America, Ragazzo dell'Europa, Profumo, Oh marinaio, Come una schiava, Un giorno disumano e Come un angelo".

Le canzoni e la figlia Penelope


"E' difficile che mi sfugga una melodia bella, ma Penelope mi richiede tanto tempo. Le canzoni le scrivo di nascosto, quando lei dorme o quando va a scuola. Ormai è la mia coautrice, come in Ninna nein dove ho registrato la melodia della sua voce e poi l'ho rielaborata"

Musica italiana

"Apprezzo la velocità di scambio nel rap, spinto dall'urgenza della parola, che riprende le canzoni popolari. E' meno innovativo nel sound, mi piace molto Caparezza, proprio perchè ha un suono tutto suo. Per me mancano in Italia bravi consiglieri del suono. Per questo registro i miei album in Inghilterra: solo da loro trovo il suono che cerco"

La figura del produttore

"Il produttore è uno che ti stimola, che ti pungola, che ti spinge a tirar fuori quello che hai dentro. A volte è un rompipalle, ma è proprio quello il suo scopo".

La melodia

"Ci vuole il coraggio di esagerare con la melodia. In Fotoromanza ce l'ho avuto, era esageratamente melodica, ma il testo riusciva a smussarla. La melodia larga ha il problema del ritmo, gli accenti del Nord Africa si inseriscono perfettamente nella melodia e ti fanno venire voglia di muovere il culo. Panella ha trovato le parole giuste per me, quelle che ti viene voglia di cantare a squarciagola mentre dipingi le pareti di casa".

Semplicità

"Essere semplici è difficile, come dicono gli inglesi "less is more", si tratta di beccare il momento in cui ti viene la frase giusta. Se ti fai le seghe mentale non viene fuori nulla, ti devi lasciare andare quando scrivi una canzone".

Trasgressione

"Distinguerei trasgressione da provocazione. La prima spesso è scontata e istituzionalizzata, la seconda è un gesto poltico, che comunica un'esigenza di libertà e provoca una reazione in chi l'ascolta".

Donne cantautrici

"In Italia c'è un grosso pregiudizio nei confronti delle cantautrici, quella che canta è sempre un'interprete, quasi mai è considerata un'autrice. Più donne scriveranno canzoni in Italia, prima si sgretolerà questo retaggio culturale. De Andrè diceva che la parola ti dà una grande responsabilità, amplifica la tua voce e ti rende più consapevole, per questo va scelta accuratamente".

Il rock

"Quando il rock ti scatena è ancora attuale, ti deve mandare fuori. Io voglio portare il rock nei teatri d'opera, dove l'acustica è stupenda. Non è un caso che all'Arena di Verona ho fatto i miei concerti migliori".

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Gabriele Antonucci