Florence and The Machine, How Big Tour: scaletta e recensione
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Florence and The Machine, How Big Tour: scaletta e recensione

Il 21 dicembre arriva in scena il primo dei tre show italiani dell'artista pop-rock

Ha alzato per la prima volta la mano verso cielo, non aveva nemmeno cantato una nota ed è arrivato il primo brivido sulla schiena. Basterebbero queste parole per descrivere quello che è successo il 21 dicembre 2015 al Mediolanum Forum di Assago. Florence Welch si può permettere tutto: una scenografia senza schermi, stare a piedi nudi sul palco senza sembrare una finta hippie concettuale, esibirsi per poco più di un'ora e mezza lasciandoci comunque il cuore colmo di gioia. 

Chi l'ha vista nascere nel suo primo live italiano del 2010 e poi nei successivi, oggi l'ha vista crescere a dismisura. Quel mix di perfezione vocale, fanciullezza e maturità, energia rock, quel suo corpo mentre saltella come una palla e danza come una ninfa, quel non so che di cinematografico in ogni suo sguardo. Ipnotica, energica, perfetta da togliere il fiato.

La scaletta, che aveva qualche piccola modifica rispetto a quella fatta in altre date europee (di recente una lista di brani estesa simile l'ha fatta solo in Polonia) concentrava il fuoco sull'ultimo album "How big, how blue, how beautiful", lasciando molto scarne le scelte sui dischi precedenti.

Non sentire "Never let me go" e "No light, no light", potrebbe aver lasciato l'amaro in bocca a qualcuno, ma i grandi della musica ci insegnano che in un live, fare tutto quello che il pubblico si aspetta è un errore. Portiamo pazienza.

Questo "How Big Tour" accompagnato dalla ricchezza dei The Machine, quindi con tutto il corredo di fiati, arpa e il clamoroso percussionista Christopher L. Hayden, aveva gli stessi ingredienti di una magia ma la concretezza del sudore e della carne.

Si è arrampicata sulle barricate, ha cercato il contatto continuo con la prima fila. Ma noi, lontani, la sentivamo vicina come se ce l'avessimo in braccio che ci canta nelle orecchie. Tra le esibizioni più belle del concerto Delilah, Shake it out, What kind of man, Cosmic Love. Ogni nota, un'emozione intensa, diretta.

Ha impartito una dura lezione a chi copre nei fronzoli le proprie lacune. La sua voce così totalizzante basta e avanza perché è la diretta estensione della sua persona. E tutta quella verità, ti invade. Che brava.

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È finalmente arrivato il 21 dicembre 2015. Li aspettavamo da tanto tempo i Florence and the Machine perché in questo 2015 si sono esibiti in tutto il mondo e l'Italia ancora mancava all'appello. È un sold out che si è trasformato in un triplo appuntamento. 

Torneranno a aprile con altre due date: il 13 aprile a Casalecchio di Reno (Bologna) e il 14 a Torino. 

L'abbiamo ascoltato fino allo sfinimento l'ultimo album "How big, how blue, how beautiful" e ora, in queste ultime date (ne hanno fatte 83, pensate) dovevano superare se stessi. Perché il pubblico italiano se lo aspettava. I racconti dei loro concerti del 2010 e del 2012 in Italia sono ormai leggenda.

La scaletta aggiornata

What the water gave me
Ship to wreck
Bird Song Intro
Rabbit Heart (Raise it up)
Third eye
Delilah
You've got the love
How big, how blue, how beautiful
Shake it out
Cosmic Love
Long & Lost
Queen of peace
What Kind of man
Spectrum
Dog days are over
Mother 
Which Witch
Drumming song


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Alessandro Alicandri