Festival di Caltanissetta: vince Josciua Algeri, il rapper detenuto
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Festival di Caltanissetta: vince Josciua Algeri, il rapper detenuto

Il trionfo con il brano A testa alta composto in carcere

Si chiama Josciua Algeri, ha 18 anni e sta scontando una condanna a Milano nell'Istituto Penale Minorile Beccaria il vincitore dell'edizione numero 23 del Festival Città di Caltanissetta (il festival offre al vincitore la partecipazione all'Accademia di Castrocaro.). Il brano di Algeri, interamente, composto in carcere, è intitolato A testa alta

Ha qualcosa di singolare e straordinario al tempo stesso la storia di questo promettente rapper: il suo stato di detenzione, infatti, non era mai stato svelato ai giurati prima della manifestazione. Il rapper si presentava a teatro per le prove scortato dalla polizia penitenziaria e dal coordinatore degli educatori del Ipm, ma nessuno si era mai accorto di quelle presenze anomale. 

Algeri tornerà ad essere un uomo libero il 14 settembre 2014. Red Canzian, bassista dei Pooh, uno dei giurati, subito dopo la proclamazione della vittoria, ha rivolto a Josciua queste parole: "Bene, allora il 15 settembre ti aspetto nel mio studio, questo è il mio numero. Prometti di chiamarmi il giorno dopo". Voglia di riscatto e desiderio di ricominciare una vita nuova sono ben presenti nelle rime del brano. Il rapper ammette a chiare lettere di aver sbagliato, che chi sbaglia deve  pagare, ma a testa alta però, senza vittimismo o autocommiserazione. 

"Io adoro tutto ciò che è vero e questo ragazzo fa il rap che piace a me, come quello dei neri americani, quelli che hanno qualcosa per cui arrabbiarsi e protestare. Lui è in prigione, in galera al Beccaria a Milano, ha avuto un permesso per venire qui. Quando l’ho chiamato in camerino per conoscerlo mi ha detto: ho sbagliato ed è giusto che io paghi" ha raccontato Red Canzian a proposito del vincitore

Josciua Algeri ha avuto la chance di cimentarsi con il rap un progetto hip hop promosso dentro la struttura milanese gemellata con l’Ipm di Caltanissetta, diretto da Nuccia Miccichè, che ha avuto l’idea di farlo partecipare al Festival. Un progetto che tende a valorizzare i talenti hip hop è stato avviato anche nel carcere minorile nisseno dove l'insegnante, come a Milano, è il rapper Fabrizio Bruno.  

”Josciua ha iniziato con noi a fare rap. Questo è il successo della giustizia minorile, la dimostrazione che quando ci si crede, gli obiettivi si raggiungono. Speriamo che la vita confermi la nostra gioia, offrendogli qualche possibilità” ha dichiarato la direttrice Nuccia Miccichè.  

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Gianni Poglio