Ex-Otago: impossible rimanere fermi alla "Otago Night" di Roma
Musica

Ex-Otago: impossible rimanere fermi alla "Otago Night" di Roma

Il gruppo genovese, dopo il successo di Sanremo 2019, si è confermato tra le band più coinvolgenti dal vivo, con vecchi e nuovi successi

Il pop, qualora venga declinato con gusto, qualità e sensibilità, non è una parolaccia, ma una delle più alte espressioni dell’arte popolare, in grado di toccare i cuori di migliaia di persone con canzoni solo apparentemente semplici, caratterizzate da melodie che, in pochi istanti, riescono a strapparci un sorriso, un’emozione, un ricordo.

Il banco di prova del tempo è l’unico che non mente mai, ed è innegabile che i brani dei genovesi Ex-Otago, attivi da diciassette anni, siano entrati nei cuori di tanti ventenni e trentenni di oggi, cresciuti con le loro canzoni sincere, dirette e mai banali.

Dopo i successi dei concerti sold out di Torino e Milano, il Cosa Fai Questa Notte? Tour 2019, prodotto da Magellano Concerti, è sbarcato ieri sera all’Atlantico Live di Roma,

Dopo l'esperienza di Sanremo, l’album Corochinato e il film documentario Siamo come Genova, c’era molta attesa di vedere dal vivo gli Ex-Otago, che si sono confermati una delle migliore migliori live band del cosiddetto “itpop”, un contenitore di artisti che dai circuiti indipendenti sono arrivati negli ultimi anni al grande pubblico, sia radiofonico che dei concerti.

 “Scriviamo canzoni e andiamo in tour per condividere parti di noi, perchè tutto ciò che si fa insieme ad altri è più grande rispetto a ciò che si fa da soli e noi otaghi lo sappiamo bene. Questo sarà il tour più bello delle nostre vite”, ha dichiarato la band prima della data zero.

La direzione artistica e gli accattivanti visual dello show sono curati da Carlo Zoratti, tra i più importanti art director italiani, che ha collaborato, tra i tanti, anche con Jovanotti.

E proprio Lorenzo, insieme ai coevi Thegiornalisti e, tornando indietro di qualche anno, ai gruppi-simbolo dell’electropop anni Ottanta come New Order, Pet Shop Boys e Depeche Mode, sono i riferimenti più evidenti della musica di Mauri, Fra, Simmi, Olmo e Rachid, in cui il beat ha spesso un ruolo enfatico nell’economia dei brani.

L'album "Corochinato"

Il concerto privilegia i brani del nuovo album Corochinato, anticipato dal successo estivo del primo singolo Tutto bene e dal brano Questa notte.

Un nome curioso che indica un aperitivo tipico genovese, servito a modico prezzo nei baretti del centro storico, consistente in una miscela azzardata tra vino bianco e infusione di varie erbe e spezie, tra cui la china che ne dà il caratteristico retrogusto.

“Quello che è da sempre l’aperitivo del dopolavoro, delle persone comuni, parla del nostro fare musica semplice, per tutti, parla della gente come noi che viene dalla periferia e che in ogni cosa che fa ci mette dentro sempre un po’ di Genova, inevitabilmente”.

Come Marassi raccontava un quartiere di periferia, fuori dai riflettori se non per lo stadio e per il carcere, Corochinato viene preso come esempio e simbolo di tutti quei prodotti profondamente legati ad un posto e, per questo, particolarmente rappresentativi.

Il racconto del concerto

Il concerto inizia puntuale, poco dopo le 21.30 (evviva!), con un video dalle atmosfere retrò che, dopo poco, si interrompe.

L’incipit è volutamente morbido: luci basse, voce e chitarra introducono il nuovo singolo Questa notte, che suona già come un classico del loro repertorio, il cui refrain “Cosa fai questa notte? Per il resto chi se ne fotte” è un invito a lasciarsi andare alla musica per le successive due ore, senza troppi pensieri.

Le macchine che passano ha un retrogusto blues, ma è con l’electropop di Bambini e I giovani d’oggi che la festa ha inizio, con il pubblico dell’Atlantico che si lascia guidare dalla cassa dritta e dai tastieroni alla Alan Parsons.

Torniamo a casa è un brano "jovanottiano", che ha un forte appeal radiofonico, grazie ai suoi ritmi sincopati e al cantato quasi rap.

"Come va, Roma?”, saluta il frontman Maurizio Carucci. “É un anno e mezzo che mancavamo qua, sono successe un botto di cose in questo periodo, ma siamo sempre noi. C'è una bella energia stasera, è sempre emozionante attraversare le strade della capitale, anche se ho beccato l'unica pozzanghera di Roma con i mocassini".

I ritmi si mantengono alti con Infinito e Gli occhi della Luna, un pregevole rock-funk con un basso tridimensionale e chitarre liquide.

La prima parte del live si conclude con un countdown sul led wall, stelle filanti, coriandoli, luci, e all’improvviso è il momento di abbracciarci, festeggiare un capodanno estemporaneo con la trascinante La notte chiama, uno dei brani più squisitamente dance dell’album, dove è impossibile non farsi coinvolgersi dal beat martellante.

Tutto bene è emblematica della poetica del gruppo genovese, una canzone che fa muovere al tempo stesso le gambe e il cervello sulle emergenze ambientali.

Sul led wall si alternano nubifragi, uragani, incendi: una sequenza di immagini allarmanti che denuncia l’emergenza globale dell’inquinamento, tema al quale la band è da sempre attenta.

Atmosfere intime da falò sulla spiaggia caratterizzano la bossa nova genovese Costa Rica, cantata da Maurizio seduto sul bancone del bar e accompagnato dalla chitarra di Simmi. Il brano viene dedicato a tutti i fan seguono il gruppo fin dalle origini, con i quali si è creato un rapporto quasi familiare.

Maurizio intona la ballad Stai tranquillo in mezzo al pubblico, con la security a difenderlo dall’entusiasmo dei fan, illuminato dalle luci dei cellulari.

Molto apprezzata, a giudicare dagli applausi, la cover di Amore che vieni di Fabrizio De Andrè, che ribadisce il legame indissolubile della band con Genova.

Il tris di successi Mare, La nostra pelle e l'irresistibile Quando sono con te chiude in crescendo il concerto, ma non può mancare un generoso bis.

La romantica Solo una canzone ci riporta con la memoria a due mesi fa, sul palco del Teatro Ariston, ma è solo la quiete prima della tempesta di beat e tastiere di Cinghiali incazzati e Non molto lontano remix, che fanno scatenare per l’ultima volta il pubblico in una danza liberatoria.

Il concerto ha confermato la capacità degli Ex-Otago di coinvolgere gli spettatori e di parlare a più generazioni con canzoni ben costruite e suonate in modo eccellente, grazie all’affiatamento di oltre tre lustri di concerti in giro per l’Italia.

La band genovese è ormai pronta per affrontare spazi ancora più grandi di quelli attuali, forse già a partire da quest’estate.

La setlist del concerto all'Atlantico Live di Roma (10/4/2019)


  1. Questa notte


  1. Le macchine che passano


  1. Bambini


  1. Giovani d'oggi


  1. Torniamo a casa


  1. Infinito


  1. Gli occhi della Luna


  1. Skit Capodanno + Intro


  1. La notte chiama


  1. Intro + Tutto bene


  1. Costa Rica


  1. Stai tranquillo


  1. Amore che vieni


  1. Mare


  1. La nostra pelle


  1. Quando sono con te


BIS


  1. Solo una canzone


  1. Ci vuole molto coraggio


  1. Cinghiali incazzati


  1. Non molto lontano Rmx - Outro

Lorenzo Santagada/ Goigest
Gli Ex-Otago hanno entusiasmato l'Atlantico Live di Roma

I più letti

avatar-icon

Gabriele Antonucci