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Pascal Le Segretain/Getty Images
Musica

Chi era Lil Peep, il Kurt Cobain del rap morto a 21 anni

Ancora ignote le cause del decesso, si sospetta un overdose. Poche ore prima su Instagram: "Quando morirò mi amerete"

Grave lutto nel mondo della musica americana. Lil Peep, artista rap newyorkese classe 1996, è morto ieri in circostanze ancora da chiarire. Un talento precoce che aveva visto la sua carriera prendere il volo proprio negli ultimi mesi, con l'uscita del suo primo album Come over when you’re sober (part one).

Nei suoi testi cupi parlava dell'abuso di droge e antidepressivi, le stesse sostanze che probabilmente lo hanno ucciso. La sua era una morte annunciata, come si può capire dal messaggio pubblicato su Twitter dal suo agente Chase Ortega: "Era un anno che aspettavo questa chiamata, str**o"

La carriera

Lil Peep, al secolo Gustav Åhr, era cresciuto a Long Island, New York, da genitori di origine svedese e tedesca. La sua carriera nel rap inizia da giovanissimo con la pubblicazione di video su Youtube e brani su Soundcloud. Nel 2015 esce il suo primo mixtape Lil Peep part One che ottiene però un limitato successo. Nello stesso anno escono anche l'EP Feelz e un altro mixtape, Live Forever. Il 2016 è l'anno di altri due tape, Crybaby e Hellboy.

Le accuse di plagio

Nel maggio del 2017 la band Mineral accusa Lil Peep di aver utilizzato senza licenza un loro campione del brano Love Letter Typewriter all'interno della sua canzone Hollywood Dreaming. Lil Peep si giustifica dicendo che l'utilizzo del campione non è plagio bensì "un atto d'amore".

L'album di debutto

Nel settembre 2017 è uscito il suo album d'esordio Come over when you’re sober (part one), trainato dal singolo di successo Awful Things che sfonda il muro delle 10 milioni di views. Il 27 luglio 2017 esce il suo secondo estratto video The Brightside. Il suo rap viene descritto come una sorta di "Emo-trap" per le atmosfere cupe e i testi tristi. Per talento e giovane età si presenta come un Kurt Cobain del rap e gli argomenti delle sue canzoni non sono leggeri: suicidio, uso di droghe e violenza. Lil Peep ammette candidamente l'uso smodato di cocaina, extasy e Xanax. Al frontman dei Nirvana dedica anche il brano Cobain dove canta: "Chiamatemi Cobain".

Il coming out

Nel 2017 si trasferisce per qualche periodo a Londra e nell'agosto 2017 sorprende tutti annunciando la sua bisessualità su Twitter.

La morte

Il 15 novembre 2017 Lil Peep è morto. L'annuncio è stato dato dal manager Chase Ortega mentre su Twitter uno dei migliori amici del rapper, Adam "Adam22" Grandmaison, ha rivelato che il suo amico era stato ricoverato per un overdose. Nelle scorse ore Lil Peep aveva annunciato su Instagram: Quando morirò mi amerete"

When I die You'll love me

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Matteo Politanò