Bruce Springsteen debutta alla regia con "Hunter of invisible games"
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Bruce Springsteen debutta alla regia con "Hunter of invisible games"

ll cortometraggio sarà disponibile sul sito del cantante dalle 18 (ora italiana) del 9 luglio.

Nessun cantautore americano, dopo Bob Dylan, ha raccontato le strade infinite, le angosce esistenziali e le contraddizioni dell’America degli ultimi quarant’anni come Bruce Springsteen. A lui dobbiamo il merito di aver mantenuto in vita la fiamma del rock and roll, non come mera musica di intrattenimento, ma come strumento universale per prendere posizione e per risvegliare la coscienza assopita di una società ripiegata su se stessa, indifferente e iperconnessa.

L’urgenza artistica che ha caratterizzato  la fortunata carriera del cantautore del New Jersey ha trovato oggi un nuovo e sorprendente sbocco come regista. Il Boss ha diretto un cortometraggio dal titolo Hunter of Invisibile Games, come il brano tratto dal suo ultimo album High Hopes. Per vedere il suo debutto dietro la cinepresa insieme al sodale di vecchia data Thom Zimny, vincitore nel 2001 di un Primetime Emmy Award  per Bruce Springsteen and the E Street Band: Live in New York City, i suoi fan non dovranno recarsi al cinema, ma accomodarsi davanti allo schermo del pc, poiché il cortometraggio sarà disponibile esclusivamente sul sito del cantante a partire dalle 18 (ora italiana) del 9 luglio.

Restano per il momento ancora top secret i contenuti di Hunter of Invisibile Games . L’unico indizio, oltre al testo dell’omonima canzone, è fornito dal poster del film, già scaricabile sul sito, in cui si intravede la sagoma di un uomo impegnato a farsi largo tra una selva di alberi ridotti in pezzi. Una chiara metafora, vedremo a che cosa riferita. “Abbiamo fatto questo bellissimo video, Hunter of Invisible Game" ha rivelato Springsteen nel corso di una recente intervista "credo che Thom Zimny si sia veramente superato questa volta”. Il legame tra Bruce e la settima arte è in realtà già solido, basti pensare al Premio Oscar conquistato nel 1994 dalla magnifica Streets of Philadelphia come miglior canzone originale e al gustoso cameo nel film cult di Stephen Frears Alta fedeltà. Siamo sicuri che il Boss, artista che ha fatto delle verità e della forza espressiva i punti cardine della sua poetica rock, riuscirà a stupirci anche questa volta.

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Gabriele Antonucci