Anthony diventa Anohni e fa un disco bellissimo: Hopelessness - La recensione
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Anthony diventa Anohni e fa un disco bellissimo: Hopelessness - La recensione

Cambio di identità e di genere musicale per una delle artiste più ispirate della musica contemporanea

Antony Hegarty non c'è più. Non c'è più nemmeno il marchio artistico che lo ha contraddisto negli ultimi anni: Anthony and the Johnson. Una voce straordinaria e un talento smisurato che avevano stregato già molti anni fa Laurie Anderson e Lou Reed. Ha inciso album sinfonici di grande bellezza Anthony.

Ma adesso Anthony è Anohni, un cambio che significa una nuova identità. Tutta femminile. E poi c'è la musica, diventata elettronica con testi che evocano rabbia, che si addentrano nei temi della politica e dei diritti. Di questo sono intrise le canzoni del nuovo e bellissimo album,Hopelessness (coprodotto da Hudson Mohawke and OPN).

Sono inni dance elettronici carichi di significati i 13 brani che compongono l'album. Tra i più sorprendenti l'ipnotica Obama, una sorta di mantra per gridare tutta la delusione nei confronti del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. Dalla grande speranza alla più dolorosa disillusione. 4 Degrees parla il linguaggio dell'allarme ecologico per il futuro "riscaldato" del Pianeta.

Watch me descrive invece la sensazione di sentirsi spiati in una camera d'albergo. Ci sono poi l'inqueitante atmosfera di Violent Men e l'enfasi della splendida Drone bomb me: "Questa è una canzone d’amore scritta dalla prospettiva di una giovane ragazza afgana la cui famiglia è stata sterminata da droni americani senza nome. E che adesso sogna di essere annientata”.

Alice Omalley
Anohni

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Gianni Poglio